Tommaso Labate, Vanity Fair 16/3/2011, 16 marzo 2011
Pier Luigi Bersani, grande appassionato di musica. Tutto cominciò quand’era bambino e faceva il chierichetto: «Tanta musica sacra
Pier Luigi Bersani, grande appassionato di musica. Tutto cominciò quand’era bambino e faceva il chierichetto: «Tanta musica sacra. Il top per me è l’Ave Maria di Charles Gounod». Durante l’adolescenza apprezzava in particolar modo Mina, Celentano e Bobby Solo. Poi «arrivòil rock dei Rolling Stones». Negli anni Settanta: «De André, tanto De André». Negli anni Ottanta ascoltava di tutto: «Dai Police ai Clash, passando per Vasco». Concerto memorabile, nel 1980 a Milano, per ascoltare Bob Marley. Vestito in giacca e cravatta, perché quello stesso giorno si era insediato a Bologna il consiglio regionale dell’Emilia Romagna dov’era stato appena eletto: «Tra il pubblico ero l’unico conciato in quel modo. Ebbi persino paura che, con tutte quelle canne che giravano, mi scambiassero per un poliziotto e mi menassero».