
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Il disastro del Norman Atlantic è molto più grave del previsto. Intanto i morti accertati sono otto, e non uno. Poi la lista dei passeggeri ufficiale non coincide con la somma delle salme e del numero di passeggeri effettivamente tratti in salvo. Gli inquirenti e la stampa greca parlano di 38 dispersi. Il minisro Lupi ha detto che sono state salvate 427 persone, 427+gli otto morti fa 435, ma sulla lista d’imbarco i passeggeri risultano 478, i nomi di alcuni dei salvati non risultano, due clandestini afghani si sono consegnati, e insomma la tragedia ha messo in evidenza parecchie cose che non tornano. Come mai una nave che si chiama Spirit of Pireo batte bandiera di Singapore? E perché questa medesima nave, invece di puntare sul vicino porto di Valona (13 chilometri), ha preferito portare il suo carico di salvati fino a Brindisi, distante il doppio? E con quel tempo, poi…
• Già il tempo. S’è calmato?
No. Il vento soffia a cento all’ora, il relitto della Norman è schiaffeggiato da cavalloni di sei metri. Ed era così anche ieri, con un freddo cane. In mezzo a quell’ira di Dio, la nave era tutta un rogo, con un piccolissimo spazio a prua esente dalle fiamme. Qui stavano radunati passeggeri ed equipaggio. A un certo punto si è posto il problema di buttare in mare una cima da prua, per permettere l’aggancio del rimorchiatore. Ebbene, per andare da poppa a prua l’unico mezzo era attaccarsi al cavo di un elicottero e farsi portare di là volando, in mezzo alla tempesta, perché attraversare le fiamme era impossibile.
• È vero che si sono viste scene eroiche, uomini che si sono fatti indietro per dare la precedenza a donne e bambini…
Ma per carità. L’equipaggio ha imposto il rispetto di un minimo di civiltà, ma appena i passeggeri hanno saputo quello che stava accadendo si sono precipitati sulle scialuppe, sgomitando e facendosi largo anche a calci e a pugni. Ci sono molte testimonianze in propostito, ma la più significativa è quella del soprano Dimitra Theodossiou, una star della lirica che abbiamo anche visto alla Scala in un Trovatore.
«Ci avevano detto che c’era troppo fumo e che non sarebbero più venuti a prenderci per un po’ di tempo, dovevamo resistere così, nel freddo, bagnati, sul ponte del traghetto, un incubo. Quando nella notte ho sentito l’elicottero ho raccolto tutte le mie forze..., ma è stato un inferno, ho visto delle scene spaventose. C’erano degli uomini, iracheni, turchi, pachistani che erano sulla nave e che erano stati messi in basso per permettere ai soccorsi di dare la precedenza ai bambini, agli anziani e alle donne, ma loro si sono arrampicati e picchiavano, strattonavano, ti tiravano via, si facevano largo per mettersi in salvo. Anche io sono stata picchiata, ma ho reagito per arrivare all’elicottero, mi è venuta dentro una grande rabbia, ho pensato: ora o mai più. È stato bruttissimo, non lo dimenticherò mai...».
• S’è capito poi come è morto quel greco che s’era buttato in mare con la moglie, quello che sembrava l’unica vittima del naufragio?
L’uomo si chiamava Gheorghiu Douli e aveva 62 anni. La moglie, Theodora, ha raccontato di essere rimasta quattro ore in acqua con lui. Gheorghiu sarebbe spirato alla fine nelle braccia dei soccorritori. Hanno portato la salma a Brindisi e il figlio è venuto a riconoscerla. Senonché – ed è l’ennesimo mistero di questa vicenda – quando ha visto il corpo ha detto: «Ma questo non è mio padre». Gheorghiu è ancora vivo da qualche parte? La signora Theodora era partita con qualcun altro? Theodora è ricoverata in ospedale a Galatina. Dice: «Quella nave non doveva partire con un tempo così brutto, io non lo sapevo, altrimenti per 300 euro persi, il costo del biglietto, non avrei sicuramente rischiato la vita. Per terra, quando salivamo per entrare nel traghetto, c’erano tracce di petrolio e quando camminavamo si scivolava, c’era puzza di petrolio ovunque».
• L’incendio sarà scoppiato per questo?
Alcuni camionisti naufraghi hanno raccontato che «la parte alta dei camion faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine. Facile che le scintille siano partite da lì».
• C’è materia sufficiente per la magistratura.
Hanno aperto indagini le procure di Bari, Brindisi e Lecce. Dicono che si metteranno d’accordo poi sul tipo di reato da contestare e sulla competenza territoriale.
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