Fulmuni 30/12/2014, 30 dicembre 2014
SOFFIO
«Manca un soffio per essere davanti, d’accordo; ma la stessa cosa possono dire quelli che sono dietro di me. Ormai tutto si gioca al limite: vince chi sbaglia un po’ di meno e trova l’attimo giusto» (Dominik Paris, terzo nell’ultima discesa libera di Santa Caterina).
STORIA «Ognuno ha le sue ambizioni e per me è più importante fare storia qui che vincere altrove. Siamo arrivati a 18 trofei internazionali come il Milan: ho allenato due squadre che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Sono legatissimo al Milan e lo sarò del Real quando me ne andrò. C’è tempo però» (Carlo Ancelotti).
PASSAGGIO «Io non vedo la Roma come un passaggio intermedio della mia carriera. Di certo, un giocatore che gioca bene qui può mettersi in mostra più velocemente. Tutti vogliono giocare con Real Madrid o Barcellona, ma questi grandi club non fanno scouting in Olanda» (Kevin Strootman).
UCCELLO «Il nostro psicologo Dieter Hermann è un elemento fondamentale, è come un uccello che volteggia sopra le nostre teste e i nostri comportamenti, poi ci aiuta a migliorare» (il ct della nazionale tedesca Joachim Löw).
BIANCO «Al calcio servono interpreti irreprensibili, capaci di riconoscere l’autorità di un arbitro. Io sono favorevole all’espulsione a tempo, il cartellino bianco, riservata esclusivamente alle sanzioni comportamentali e l’Uefa studierà questa soluzione, riferita a una protesta eccessiva, a una frase sbagliata verso l’arbitro. Un castigo breve, ma immediato. Penso a un’uscita dal campo di 2, 5, 10 minuti, come avviene nel rugby o nell’hockey su ghiaccio» (Michel Platini).
WEAH «Il giocatore a cui sono stato più affezionato? Weah: quando arrivò non aveva grande considerazione. Alla prima partita, il Trofeo Berlusconi, sbagliò il rigore decisivo: mi dissi “cosa penserà il presidente?”. Rincuorai George nello spogliatoio: “Sei un campione, vedrai che la tua avventura sarà positiva”» (Ariedo Braida, ex direttore generale del Milan).
OBIETTIVI/1 «Sto bene, mi sento in forma, ma gioco poco. Questa situazione non mi soddisfa per niente, ho altri obiettivi» (Miro Klose).
OBIETTIVI/2 «Sono una persona molto determinata ma anche molto disciplinata. So cosa voglio e guardo sempre avanti. Ora il mio obiettivo è portare in alto la nazionale italiana di slittino di cui sono diventato tecnico» (Armin Zoeggeler).