Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  dicembre 30 Martedì calendario

2014, i 100 nomi dello sport (e non solo). Il record di Klose, le bugie d’amore di Carolina, la tenacia della Lo Bianco e di Meucci. E poi la speranza Morosini, la rivelazione Pellé, i Marquez, l’ormai immortale Otpì Pogbà. Seconda parte del viaggio tra gli uomini che hanno fatto il 2014. Come un certo Vincenzo Nibali

JEMEZ PACO
(allenatore) Carmen Martinez Ayuso, 85 anni, sfrattata, perde la casa di Vallecas in cui viveva da 50 anni dopo averla data in garanzia per un prestito bancario al figlio. La sua storia commuove la Spagna, ma il primo ad intervenire è il tecnico del Rayo Vallecano, serie A, a nome suo e della squadra. «Aiuteremo questa donna a trovare un posto dove vivere con dignità e non sentirsi sola».
KLOSE MIROSLAV
(calciatore) Supera Ronaldo con un totale di 16 gol nei 4 mondiali disputati. Per uno destinato alla ginnastica, niente male.
KOSTNER CAROLINA
(pattinatrice) Dopo un mio 9 alle sue ragioni del cuore nel pasticcio-Schwazer, un lettore mi ha paragonato a Liala e Carolina Invernizio, affibbiandomi un 2. Che mi tengo, ribadendo il 9. E giù le mani da Liala, di stampato e contemporaneo si trova ben di peggio.
LAGIOIA NICOLA
(scrittore) ’La ferocia’ (ed. Einaudi). La disgregazione di una famiglia nella disgregazione pugliese. Scrittura che brilla e taglia, come un coccio di vetro. Difficile dimenticarlo, un romanzo così.
LAVILLENIE RENAUD
(astista) Dopo 16 anni batte di un centimetro il mondiale indoor di Bubka (6.15). Proprio a Donetsk e proprio sotto gli occhi di Bubka, che corre ad abbracciarlo. Due bei gesti, uno atletico uno umano: 8,5.
LEOPARDI GIACOMO
(poeta) ’Per risvegliarci come nazione, dobbiamo vergognarci del nostro stato presente. Rinnovellar tutto, autocriticarci. Ammemorare le nostre glorie passate è stimolo alla virtù, ma mentire e fingere le presenti è conforto all’ignavia e argomento di ritenersi contenti in questa vilissima condizione’. Scritto nel 1824 e non passato d’attualità.
LISI VIRNA
(attrice) La discrezione, il coraggio nelle scelte (il mai rimpianto no a Hollywood), la bellezza, la coerenza (i ruoli ’da vecchia’, purché le piacessero). Una vera signora del set.
LO BIANCO ELEONORA
(pallavolista) Sconfitto un tumore, convocata a sorpresa per il suo quinto mondiale. Sul campo, esperienza e tenacia da fuoriclasse: 8.
MAGNANELLI FRANCESCO
(calciatore) È lui che tiene in piedi il Sassuolo: 7
MARQUEZ MARC E ALEX
(motociclisti) Due fratelli, 21 e 18 anni, campioni del mondo nella stessa stagione. Una prima assoluta. 8.
MARTINI ALFREDO
(ex ciclista e ct) A chi mi chiede perché sia ancora affezionato al ciclismo rispondo: perché mi ha regalato la conoscenza prima e l’amicizia poi di persone oneste, profonde e pulite come Alfredo.
MEUCCI DANIELE
(maratoneta)
Oro europeo: 8,5. Mezzo voto in più perché improvvisa e fa saltare il banco.
MINA’ GIANNI
(giornalista) Su Cassius Clay-Muhammad Ali sono usciti moltissimi libri. Ma se c’è un giornalista che ha conosciuto bene Ali è Gianni Mina. Per questo è consigliabile ’Il mio Ali’ (ed. Rizzoli-Rai Eri). E per una foto in cui l’ancor giovane Minà fa capolino a destra, in un allineamento che vede Garcia Marquez, Sergio Leone, Ali e Robert De Niro. Oh gran bontà dei giornalisti antiqui (Ariosto, pardon).
MISSONI ROSITA
(stilista) Da quest’anno Cavaliere del Lavoro, giusto riconoscimento. Con qualche anno di ritardo rispetto al marito Ottavio, che amava ricordare di non aver mai lavorato in vita sua.
MONTGOMERY KAYLA
(atleta) Ha 18 anni, da quando ha saputo di soffrire di sclerosi multipla ha intensificato gli allenamenti. In marzo ha vinto il titolo del North Carolina sui 3.200 metri. Il suo 10’43’ è il ventunesimo tempo Usa. Dopo ogni gara collassa. «Il mio corpo mi gioca contro, ma finché posso correre va bene».
MORAS VANGELIS
(calciatore) In estate, non ci pensa un solo istante e vola a Melbourne per donare il suo midollo osseo, il solo compatibile per il trapianto sul fratello, malato di leucemia.
MOROSINI LEONARDO
(calciatore) A Brescia dicono che questo diciannovenne dal piede di velluto sui calci di punizione può essere il nuovo Pirlo. Un 7 di speranza.
MUJICA PEPE
(ex presidente Uruguay) Sarà ricordato a lungo perché un presidente così comunista e francescano non ci sarà più da nessuna parte (9). O forse proprio per questo motivo sarà dimenticato in fretta.
NEUER MANUEL
(calciatore) Con i piedi è il miglior portiere del mondo. Con le mani, pure. 8,5.
NIBALI VINCENZO
(ciclista) Centrato il tris, voto 9 e un consiglio: nell’anno che verrà, occhio agli avversari ma anche a quelli che dicono di stare dalla sua parte.
NICITO FRANCESCO
(poliziotto) Dalla questura di Bologna manda una lettera aperta in cui chiede scusa alla famiglia di Stefano Cucchi dopo l’assoluzione in appello di tutti gli imputati. Non era tenuto a farlo perché non c’entrava nulla. Bel gesto isolato, dunque ancora più apprezzabile: 8.
OCHOA FRANCISCO GUILLERMO
(calciatore) Portiere del Messico, dopo il mondiale sembrava destinato a grandi squadre. Ha firmato un triennale con il Malaga. Misteri del calcio.
OLMI ERMANNO
(regista) A 83 anni è tornato dietro al macchina da presa e ha prodotto un capolavoro: ’Torneranno i prati’. Tutta l’insensatezza e la crudeltà della guerra in una notte. E un avviso ai naviganti: «Le versioni ufficiali non sono mai credibili». Maestro, Olmi è uno dei pochissimi che chiamerei così. 9.
OPTI’ POBA’
(calciatore immaginario) Immaginario, ma in realtà se ne è molto discusso Un mangiabanane senza pedigree, secondo la definizione del neopresidente Figc Carlo Tavecchio (citofonare Lotito).
PALLAVOLO
(nazionale femminile) Le sconfitte che appassionano e conquistano. Un quarto posto festeggiato come fosse una medaglia. Unica nota stonata: l’invadenza dello speaker (ma non è colpa loro). 8
PALTRINIERI GREGORIO
(nuotatore) Grandissimo nei 1.500 sl in vasca corta a Doha, oro con il tempo di 14’16’10, seconda miglior prestazione mondiale di tutti i tempi. Meglio solo Grant Hackett nel 2001 a Perth: 14’10’.
PELLÈ GRAZIANO
(calciatore) Se non sgarra, penso lo vedremo in azzurro alquanto a lungo: 7.
PETRACCI MATTEO
(scrittore) ’I matti del Duce’ (ed. Donzelli), sottotitolo ’Manicomi e repressione nell’Italia fascista’ documenta con nomi, numeri, atti ufficiali, storie vere, quanto sia atta seguita nel Ventennio un’idea di Lombroso. Evitare le condanne a morte, perché i martiri sono venerati. Mentre dei matti si ride, e l’uomo ridicolo non è mai pericoloso. Il pericolo, vien da concludere, è quello di morire sani in un manicomio.
PINILLA MAURICIO
(calciatore) Attaccante nomade, cileno con radici liguri, in sei mesi dal Cagliari al Genoa all’Atalanta (ma era l’ideale per il Torino). Forse la sua carriera sarebbe cambiata se al 14’ sts un suo tiro da fuori fosse entrato nella porta di Julio Cesar. O se poi non avesse fallito un rigore. Voto difficile, dipende da come gli gira la luna.