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 2014  dicembre 30 Martedì calendario

IL DIRETTORE DI EUROPA: «IL PD HA ANCORA BISOGNO DI NOI»

E dunque Stefano Menichini?
«Sono commosso».
Da cosa? Ha lasciato sconfortato «Europa», il giornale che dirigeva, perché non vedeva un futuro...
«Sono commosso dalla solidarietà che ho ricevuto tra messaggi privati e la Rete, dopo questo gesto. Il mio editoriale su Internet è stato talmente seguito che sembrava un post di Beppe Grillo».
Ma cosa è successo?
«Un paradosso. Noi come giornale, come giornalisti, non pensavamo che qualcosa ci fosse dovuto, il Pd non era tenuto a fare nulla, però...».
Però?
«A un certo punto dal Pd si sono presi l’impegno di rilanciare il giornale, ma non lo hanno rispettato».
Secondo lei perché?
«È venuto fuori che dentro al Pd hanno un problema di processo decisionale. Francesco Bonifazi, il tesoriere, è stato lasciato solo a prendere delle decisioni. Sarebbe stato più prudente che fossero prese collegialmente, il compito di un tesoriere è trovare i soldi non altro. E non mi riferisco soltanto ad Europa , parlo anche per l’Unità ».
Dunque secondo lei non prendono decisioni nel Pd?
«Diciamo che hanno un modo di lavorare un po’ caotico. Creano più problemi di quanti non ne risolvano».
In generale intende?
«In realtà parlo degli organi di partito. Immagino che a Matteo Renzi di avere giornali di partito non interessa più di tanto. Lui non considera essenziali giornali come Europa e l’Unità, non per come è abituato a comunicare lui. Però dovrebbe tenere conto che il corpo del Pd ha altre esigenze».
E adesso? Dopo le dimissioni da direttore di «Europa» Stefano Menichini che farà?
«Intanto chiariamo che tecnicamente non mi sono dimesso. Da domani Europa avrebbe chiuso i battenti e anche io sarei stato in cassa integrazione come gli altri colleghi. Io ho solo chiarito che non avrei voluto essere riassunto nel nuovo giornale che, sembra, debba riprendere soltanto tre giornalisti di Europa su quattordici. Non volevo essere uno di quei tre».
E dunque?
«Intanto seguo il destino di Europa , anche da esterno. Anzi, spero che da esterno e con quello che ho fatto le cose possano migliorare. Poi si vedrà».