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 2010  gennaio 24 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

La situazione di Haiti è questa: gli sfollati stanno manifestando da due giorni perché il governo, secondo loro, non fa niente per soccorrerli, non c’è cibo, non c’è acqua, non si sa come e quando si comincerà a vedere la fine della situazione in cui si trovano ora. Il bilancio della catastrofe è al momento di 111.499 morti e 193.900 feriti. Sono cifre ben lungi dall’essere definitive. I duecentomila morti sono un’ipotesi credibile.

Non riesco a credere che qualcuno sia partito per Haiti con l’intenzione di rapire bambini.
C’è la testimonianza di Guido Cornale, dell’Unicef: «Il nostro staff ha notato donne eleganti che sulla pista dell’aeroporto salivano su un aereo in compagnia di un bambino per poi scendere da sole». Venerdì scorso l’Unicef ha denunciato la scomparsa di 15 piccoli. «Si trovavano feriti negli ospedali e sono stati rapiti da sconosciuti». Esiste una tratta di essere umani che passa per la ricca San Domingo.

Quanti bambini ci sono ad Haiti? È un’isola dalla popolazione giovane?
Il 45% della popolazione (nove milioni di abitanti) è minorenne. Il 18 per cento degli haitiani ha meno di cinque anni. Un caso unico al mondo. Tanti di questi sono rimasti senza genitori, allo sbando completo. Prima del terremoto ad Haiti si contavano circa 225 mila Restavek (dal francese “resta con”), figli di disperati che vengono ceduti come domestici ai ricchi perché non possono essere mantenuti. Otto volte su dieci si tratta di bambine, perché imparano prima a occuparsi della casa. Secondo gli esperti a questo punto il fenomeno dei Restavek rischia di triplicarsi.

E i poliziotti che dovrebbero proteggerli, invece, quanti sono?
Il presidente René Preval ha detto che a Port-au-Prince ci sono 2.500 poliziotti. Mentre i delinquenti fuggiti dopo il crollo delle prigioni dovrebbero essere tremila. «E’ un problema enorme, perché per ogni piccolo boss che è uscito ci sono dieci o venti delinquenti disposti a lavorare per lui, dice Preval. In tutte le catastrofi ci sono persone che ne approfittano. Se i quartieri si organizzano per denunciare i banditi, per catturare gli sciacalli, credo che la situazione migliorerà. La nostra polizia non ha forze. Molti commissariati sono crollati. Le macchine sono quasi tutte inservibili. Anche le forze di sicurezza della missione Onu (Minustah) sono ridotte: la sede è in macerie, il comandante è morto».

I 12.500 soldati americani non potrebbero far qualcosa?
La leadership americana, benché invocata dai locali, è anche contestata dagli altri governi del mondo. Tutti pensano che, come minimo, Obama voglia ricavare dall’isola una base militare e chiudere definitivamente la partita nei Caraibi. Stanno anche arrivando aiuti per più di un miliardo di dollari, una ricchezza che può essere un pericolo se farà crescere le mafie.

Ma ad Haiti c’è il petrolio, c’è qualche risorsa importante?
No, niente. Un debito verso l’Fmi di 165 milioni che crescerà adesso di altri 100 milioni. Poi fanno un po’ di tessile. I prodotti agricoli sono tutti importati: per coltivare la terra ci vorrebbero gli attrezzi, e costano troppo. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 24/1/2010]
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