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 2010  gennaio 24 Domenica calendario

COMPRARSI UN’ ISOLA

Voce Arancio

"Ecco i motivi per cui comprarsi un’isola: te lo puoi permettere, vestirsi è un’optional, è un’ottima conversazione per una cena, il pragmatismo è per persone noiose, Dio non creerà più isole a breve, sei un pirata, il tuo cane non potrà più scappare, hai un coltellino svizzero e sai come usarlo, niente più Ikea il sabato, fare colazione con un Mai Thai, tanto i tuoi amici ti chiamano già eccentrico, fare diving fuori dalla porta di casa, scomparire, avere un posto dove tenere la collezione del National Geographic, fare un regalo a una persona che già ha tutto, dettare le regole, seppellire un tesoro,… " (da howtobuyaprivateisland.com).

Fartiad Vladi è il più grande broker di isole del mondo. La sua agenzia, la ”Vladi Private Islands”, da trentacinque anni vende e affitta isole in tutto il mondo. Attraverso il sito della società, si può consultare il catalogo di oltre 12.000 isole, ognuna fornita di un file con mappe topografiche, carte marine, foto aeree e caratteristiche naturali dei luoghi. Ne esistono di tutti i prezzi: dai 56 mila dollari (40 mila euro) della Whispering Trees Island, nel lago di Wentworth in Nuova Scozia, ai 48,5 milioni di euro di Emeral Cay, nell’arcipelago di Turks & Caicos (Caraibi). Quest’ultima è un vero sogno: collegata alla terraferma da un ponticello, comprende una magione patronale di dieci camere, un soggiorno su 2 piani, una libreria su 3, gazebo, business center, porticciolo con imbarcazioni, palestra, cantina per i vini, piscina, campo da tennis e spa.

Per non sbagliare acquisto Private Islands, agenzia canadese specializzata nella vendita e nell’affitto di isole in tutto il mondo, consiglia di:
1. Individuare il luogo giusto. Un’isola tropicale è l’ideale per chi desidera trascorrerci l’inverno. Per le vacanze estive, invece, si possono considerare anche aree meno costose come la Nuova Scozia o gli Stati Uniti. E’ bene fare qualche ricerca anche sulla popolazione e sulla cultura locale.
2. Decidere se affittare o acquistare. In molti paesi, come in alcune parti dell’ Oceania e dell’Asia, l’ unico tipo di possesso possibile agli stranieri è l’affitto a lungo termine.
3. Valutare le infrastrutture (negozi, ristorante, ospedale, aeroporto,..) che la zona offre. Molti amano l’idea di vivere lontano dalla civiltà, ma poi preferiscono acquistare a 15 minuti di barca dalla città.
4. Informarsi sulla possibilità di edificare o meno. In alcune regioni, le isole hanno vincoli ambientali che limitano la tipologia e la dimensione degli edifici.
5. Considerare il tempo necessario per raggiungere l’isola. Spesso chi acquista un’isola ha un’agenda molto piena e passare 10 o addirittura 14 ore in volo può essere un problema.
6. Riservare tempo a sufficienza per vedere la proprietà (almeno 3-4 giorni). Circostanze impreviste come il cattivo tempo o il forte vento possono causare ritardi nella visita all’isola.
7. Assumere uno studio legale specializzato nel settore immobiliare del paese prescelto. Vi aiuterà a risolvere i problemi legati all’acquisto e vi chiarirà i regolamenti di sviluppo urbano.

Le Bahamas sono uno dei mercati più interessanti. «L’arcipelago di Exuma è molto richiesto», dice Kevin Cross, broker di Private Island a Nassau, «ma l’aumento del valore delle proprietà è stato significativo in tutto il paese. Il prezzo di alcune isole è raddoppiato nell’arco di appena un anno o due. Ci sono pochi’ se ci sono - generi di immobili che hanno visto profitti così significativi in così breve tempo. Rimangono ancora aree delle Bahamas dove si possono trovare delle buone offerte. Un po’ fuori dai soliti percorsi, ad esempio, c’è la zona di Abacos, l’unica area dove è ancora possibile trovare isole come Big Fish Cay, 22 ettari a 2,4 milioni di dollari (1,7 milioni di euro)». Secondo Cross, nella valutazione dell’acquisto, vanno considerati anche i costi di costruzione e di sviluppo dell’isola (casa, ormeggi, dragaggio, elettricità, gas,..). «Il costo di costruzione sulle isole private è legato alla distanza dalla terraferma, alla manodopera e ai materiali. Per le isole delle Bahamas si parla di circa il doppio rispetto alla terraferma. Per una casa modesta e un punto di attracco occorre circa mezzo milione di dollari». Un esempio: l’incontaminata Stranger’s Cay, 145 ettari nella località Abacos, è in vendita a 3,5 milioni di dollari (2,4 milioni di euro). Cornish Cay, isola di 1,2 ettari nella stessa area, è in vendita a 9 milioni di dollari (6,3 milioni di euro), ma offre, oltre a un miglio di spiaggia rosa, una casa patronale da ristrutturare, due alloggi per ospiti in ottime condizioni e forniti di ogni comfort, una casa per il guardiano, un laboratorio, un granaio, un sollevatore elettrico coperto per barche fino a 6 tonnellate, porticciolo scavato nella roccia, capanno per il giardino, generatore, gas, elettricità, 4 pozzi e due cisterne per la raccolta di acqua piovana (7.000 e 80.000 litri).

Alle Bahamas sono di casa molti vip. Dopo aver girato i Pirati dei Caraibi, Johnny Deep comprò Little Hall’s Pond Cay per oltre 3 milioni di dollari (più altri 500 mila per un sistema di energia solare ad idrogeno). «Non penso di aver mai visto un posto così puro e bello. Provi un senso di libertà istantaneo. Ogni volta che la pressione diventa insopportabile mi dico: "Calmati”. Perché so che posso venire qui, e sparire. Qui ho trascorso il Natale con Vanessa e i bambini. Qui Lily Rose ha spedito in una bottiglia un messaggio: l’hanno trovato su un’isola vicina. Qui puoi dare da mangiare gli hot dog agli squali. Ma è meglio che non ti butti in acqua quando lo fai» (a Vanity Fair). Johnny chiama affettuosamente la sua isola ”Fuck Off Island”.

Alle Bahamas ha comprato anche Nicolas Cage. Nel 2006 l’attore pagò 3 milioni di dollari (2,1 milioni di euro) i 16 ettari di Leaf Cay. Oggi la proprietà sul mercato vale 7 milioni di dollari (4,9 miolioni di euro). Lo stesso anno, David Copperfield Musha Cay per 50 milioni di dollari (35 milioni di euro). Oggi l’affitta a 325 mila dollari la settimana (230mila euro). Tra i fortunati ospiti Oprah Winfrey e John Travolta.

Marlon Brando acquistò l’isola di Tetiaroa, 60 km a nord di Tahiti, ai tempi del film "Gli ammutinati del Bounty". L’atollo è stato poi acquistato dalla catena Beachcomber, che lo vuole trasformare in un eco-resort di lusso che sia conosciuto semplicemente come ”The Brando”.

Le isole dei Caraibi e del Pacificio sono le più costose. Buone occasioni si trovano in Canada, in particolare in Nuova Scozia o nella zona del lago Ontario, nel vicino Maine o nelle Filippine. Se si vuole un’isola tropicale, si può cercare in Belize o a Panama. La compravendita è naturalmente diversa di Paese in Paese. Nelle Filippine, Thailandia e Malesia, ad esempio, non è concesso l’acquisto di terreni da parte di stranieri e, per comprare, è necessario ricorrere a un prestanome, con i conseguenti rischi del caso. In Belize, invece, per acquistare una proprietà è richiesta l’autorizzazione del Ministero delle Risorse Naturali ma il mercato non è regolamentato. Gli agenti immobiliari possono vendere senza alcuna qualifica e, inoltre, non esiste obbligo giuridico di diffondere informazioni relative alla proprietà. Il consiglio di tutti i broker internazionali è quello di rivolgersi ad uno studio legale del posto che curi gli interessi dell’acquirente e verifichi la legittimità della vendita. Anche alle Fiji, dove solo il 90% delle isole può essere solo presa in concessione, c’è una situazione simile. Ne sa qualcosa anche Mel Gibson. L’attore, solo dopo avervi comprato Mago Island, scoprì dell’esistenza sull’isola di un piccolo villaggio i cui abitanti tentarono di invalidare la vendita affermando che la proprietà, in realtà, era stata sottratta loro durante il dominio coloniale britannico.

Leonardo Di Caprio, nel 2005, ha acquistato i 3,2 chilometri di Blackadore Caye, nel Belize, per 1,75 milioni di dollari (1,2 milioni di euro).

Isole sotto i 500 mila euro: in Canada, Harbour Island, in passato sede di un importante yachting club, è in vendita a 499mila dollari (353mila euro). Tra i precedenti proprietari, anche Benson Ford, erede della dinastia automobilistica; in Nuova Scozia, sempre per 499 mila dollari si può avere Indian Island, due isolotti collegati da una lingua di sabbia. Mystery Caye (3,6 ettari) e Harbor Caye (1,8 ettari), in Belize, sono sul mercato rispettivamente a 500 e 550 mila dollari (354mila e 389mila euro). A diverse miglia dalla costa, nel Maine, Ram Island ha 4 spiagge, un molo, «un solo albero e diverse pecore» (Private Islands). Costo: 595 mila dollari (421mila euro). Stesso prezzo per i 2 ettari di Sunset Key, in Florida, con già il permesso per costruire casa e darsena. Kornati National Park Island, in Croazia, è in vendita a 468 mila euro. Sull’isola, solo piante mediterranee e olivi. Alle Fiji, nell’arcipelago Mamanuca, dove è quasi impossibile trovare isole private in vendita, Hawkbill Island ha un prezzo di 676,5 mila dollari (478mila euro). Ma attenzione: la cifra riguarda solo la concessione dell’isola per 99 anni.

Isole in vendita nella Polinesia francese: Motu Ahe, otto ettari nell’arcipelago delle Tuamotu, a est di Bora Bora, 640mila euro; Motu Fara, isolotto nell’atollo di Rangiroa, 1,62 ettari, una villa, tre bungalow e una casa del guardiano, 1,1 milioni di euro; Haapiti Rahi e Haapiti Iti, isole gemelle nella laguna di Bora Bora, la prima completamente selvaggia, la seconda attrezzata con due ville di 100 e 200 mq e un pontile per ormeggiare la barca, sette milioni di euro insieme; Mehetia Island, 300 ettari a un centinaio di chilometri da Tahiti, libera da qualsiasi vincolo costruttivo, prezzo su richiesta.

La scorsa estate è stata messa in vendita Skorpios, l’isola greca simbolo della famiglia Onassis. Costo: 150 milioni di euro. All’acquisto si interessarono Madonna, Bill Gates, Roman Abramovich e Richard Branson. Solo di mantenimento, Skorpios costa ad Athina Onassis, nipote del magnate greco, oltre un milione e mezzo di euro l’anno.

Un’ indagine del 2008 di Forbes Magazine riguardante le isole più costose al mondo, ha indicato l’isola di Sa Ferradura, al largo di Ibiza come la più cara: 53 milioni di dollari (37,5 milioni di euro).

In Italia, negli anni ”70, lo scrittore Carlo Cassola comprò Cerboli, un isolotto nel canale di Piombino, in Toscana. Nel 1989 il ballerino russo Rudolf Nureyev acquistò i tre isolotti di Li Galli, di fronte a Positano, per 3,5 miliardi di lire. Alla sua morte, nel 1993, furono venduti. Il filosofo maltese Edward De Bono fece dell’ isola di Tessera, nella laguna veneziana, il centro mondiale del lateral thinking, il pensiero laterale. Nel 1999 la Compagnia finanziaria di investimento presieduta da Gilberto Benetton si aggiudicò l’ isola di San Clemente, a Venezia, per 20 miliardi di lire.

Attualmente, in Italia, sono in vendita: Santa Cristina, isola di 27 ettari vicino Venezia, con alloggio di 4 piani (due cucine, una sala da pranzo, due soggiorni, 9 camere da letto con bagno, sala riunioni e cantina per il vino) e vigneto con uve Chardonnay, Merlot e Cabernet. Costo: 24 milioni di euro. La Vladi Private Islands vende anche l’Isola di Sant’Antonio, vicino a Torcello, a cui è collegata tramite una piccola diga percorribile a piedi in 10 minuti. La proprietà, oltre a un casa completamente rinnovata nel 1989 e a un alloggio per gli ospiti, è già dotata di elettricità, telefono, porticciolo privato, vigneto e alberi da frutta. Il prezzo viene fornito solo su richiesta e la trattativa richiede ”referenze finanziarie”. Private Islands, sempre nella laguna veneta, vende l’Ottagono Alberoni, l’isola-fortezza che faceva parte dell’antico sistema difensivo della Repubblica di Venezia. Anche qui il prezzo è rigorosamente su richiesta. In Sardegna, per 4,5 milioni di euro si può acquistare l’isola di Budelli, famosa per la sua spiaggia rosa. Nel 1990 si era già tentata la vendita con un piccolo annuncio sul Corriere della Sera: ”Spiaggia rosa, rocce e mare incontaminato: vendiamo l’ isola di Budelli”. All’affare si interessò anche l’Aga Khan, ma poi non se ne fece nulla. Budelli, infatti, facendo parte del parco naturale della Maddalena, è sottoposta ai vincoli della Sovrintendenza ai beni ambientali che ne vietano la costruzione e, di conseguenza, ne scoraggiano l’acquisto. La scorsa settimana, per la terza volta consecutiva, è andata deserta l’asta per la vendita di Serpentara, isola di fronte alle spiagge di Villasimius parte di un’area marina protetta. Nonostante i 600 mila euro di base d’asta, i vincoli di non edificabilità la rendono poco appetibile sul mercato.

Su SecondLife si può acquistare un’isola a partire da 250 dollari (177 euro). Nicolas Sarkozy ne acquistò una, ma appena eletto all’Eliseo, un gruppo di cyber-contestatori gliel’ha distrusse.

Un’isola, se non si può comprare, si può affittare. Wadigi, nell’arcipelago delle Fiji, costa 13.000 dollari (9.200 euro) la settimana: offre tre suites, un ampio salone con tv, stereo, dvd, biblioteca e piscina. Nella cifra sono compresi due chef, una hostess, una cameriera e due addetti alle barche, le bevande e una bottiglia di champagne francese all’arrivo. Per 42 mila dollari al giorno (29mila euro) si può soggiornare su Nygard Caye, isola in stile maya alle Bahamas: 10 camere, 2 piscine, 5 Jacuzzi sparse per l’isola, un cinema per 24 persone, un campo da tennis, due da pallavolo, uno da basket, 3 barche, 2 hummer, una barca da pesca, il trasferimento dall’aeroporto di Nassau in limousine, il personale, cibo e liquori. Di proprietà dello stilista Peter Nygard, in passato ha ospitato Sean Connery, Oprah Winfrey, Robert De Niro e George H.W. Bush.

Per festeggiare il decimo anno di nozze, David Beckham ha affittato Necker Island, l’isola caraibica di proprietà del miliardario patron della Virgin, Richard Branson. Costo: 58 mila euro, solo per il pernottamento.

«L’ isola può rigenerarci, tranquillizzarci. Ma il paradiso è quello che abbiamo già in testa» (Farhad Vladi, Vladi Private Island).