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 2010  gennaio 24 Domenica calendario

Una, nessuna e centomila a ciascuna il suo stile - «La moda passa lo stile resta», ammoniva lapidaria Coco Chanel

Una, nessuna e centomila a ciascuna il suo stile - «La moda passa lo stile resta», ammoniva lapidaria Coco Chanel. Ma le donne, che pure Mademoiselle la adoravano, non hanno mai fatto tesoro dell´insegnamento. A ogni cambio di stagione affrontano con eccesso di disinvoltura lo scollamento tra aspirazione e realtà. Strizzate dentro vestiti pensati per le magrissime, anche se la bilancia scricchiola, o innalzate su tacchi vertiginosi, pur se l´altezza è da giocatrici di pallacanestro, le ragazze di ogni taglia s´interrogano su cosa osare ogni volta che incontrano uno specchio. Ma il più delle volte sfidano a testa alta ogni logica. E così il rapporto tra le donne e la moda è burrascoso, contraddittorio e in certi momenti esaltante. Secondo un ingeneroso Oscar Wilde: «La moda è una forma di bruttezza cosi intollerabile che siamo costretti a cambiarla ogni sei mesi». Complice anche la crisi economica, il vorticoso valzer degli abiti ha però subìto un rallentamento. Se prima si compravano tre stivali adesso si riflette anche sul singolo paio. Se una gonna lascia perplessi, in attesa di congiunture più favorevoli si posticipa la decisione. Ma quante sono le tipologie fisiche femminili? Sembrano riconducibili a sei silhouette, e le aziende, da Simona Barbieri e Celin B sino a Pinko e Liu Jo, offrono soluzioni per tutte. La mediterranea, o tutta curve, dovrà valorizzare le forme con abiti attillati invece d´ingolfarsi in camuffamenti a sacco. Il tipo petite, la Venere tascabile, è minuta e magra e potrà giocare con i tacchi per conquistare i centimetri mancanti. Da evitare i cappotti lunghi. Meglio le giacche corte che slanciano la figura. Per la donna "a pera", quella dal fondoschiena un po´ ingombrante, l´importante è spostare l´attenzione sulla parte alta del corpo. Maglie a righe, camicie bianche, tutto è lecito pur di distogliere lo sguardo da quell´ostile circonferenza sotto il punto vita. Problemi opposti, ovvero la totale mancanza di forme, sono la consuetudine per la donna troppo lunga e magra. Un´eterna "Olivia" che dovrà cercare di creare delle curve illusorie. Per lei è consigliato sovrapporre strati di tessuti e aggiungere volant e pieghe. C´è poi la figura androgina, simile a quella di un ragazzo: spalle larghe, seno piatto e gambe magre. Un fisico piuttosto fascinoso, se esaltato da pantaloni maschili, camicie e gilet che ricordano la meravigliosa Diane Keaton di Io e Annie. Ultima tipologia femminile, decisamente poco fortunata, è quella appesantita e compatta. Una donna a tutto tondo che può tentare di allungarsi con sapienti scollature a V e, comunque, dovrà attingere tra i colori più scuri del guardaroba per un risultato snellente. Perché la moda, se ben gestita, può fare miracoli.