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 2010  gennaio 24 Domenica calendario

SUPERENALOTTO, NESSUN SEI E IL JACKPOT VOLA A 129 MILIONI. LE "DRITTE" DEL MATEMATICO- ROMA

Ancora nessun 6 ieri al Superenalotto, ma a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno è stato centrato un 5 Superstar da 642.458,25 euro; 38 invece i vincitori con 5 punti, ciascuno dei quali incassa 25.698,33 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a così a 129,5 milioni di euro.
L’eterno dilemma, Superenalotto o Totocalcio?, non è sciolto. E ancora, conviene strofinare la monetina sul Gratta e Vinci o sperare di indovinare i numeretti di Win For life? E’ un interrogativo amletico, a cui la matematica può parzialmente rispondere. Non con un semplice e banale calcolo delle probabilità di vittoria, ma con una formula più complessa sulla reale convenienza di ogni singolo gioco. Il parametro ha un nome ottimista, una caratteristica che contraddistingue i giocatori appassionati, e si chiama ”speranza matematica” o semplicemente rendimento. In pratica, questo parametro ci dice quanto può rendere un gioco sulla base dei soldi puntati e del montepremi messo in palio.
«Insomma, è un indice - spiega il matematico Roberto Natalini, dirigente di ricerca dell’Istituto per le applicazioni del calcolo M. Picone del Consiglio nazionale delle ricerche - di quanto rende in media un gioco». «Calcolarlo è facile - dice il matematico - basta moltiplicare la probabilità di vittoria per il montepremi totale». Ebbene, il risultato è in genere un numero compreso tra 0 e 1. «Più è piccolo questo numero - spiega Natalini - e più il giocatore mediamente perde. L’indice è uguale a 1 solo per i giochi cosiddetti ”equi’, in cui il giocatore non perde e non guadagna nulla. Testa o croce per intenderci».
Questo indice cambia molto da gioco a gioco e per il Superenalotto cambia ogni volta che il montepremi diminuisce o aumenta. Grazie a questa ”speranza matematica” possiamo sapere in quale gioco conviene investire di più. «Al primo posto dei giochi più convenienti troviamo l’Ambo con lo 0,62 di rendimento», dice Natalini. E’ vero si punta a un montepremi più basso, ma alla fine se si perde ci si guadagna di più (scusate il gioco di parole). Ed è così per tutte le settimane in quanto il montepremi è fisso. Stesso discorso per i Gratta e Vinci che hanno un rendimento pari a 0,52. «Per ogni 100 euro giocati - spiega il matematico - la perdita media è di 48 euro». Il Totocalcio ha invece un rendimento di 0,5, il che lo rende conveniente quasi quanto il Gratta e Vinci. «Il Terno a Lotto - continua Natalini - ha un rendimento di 0,38 ed è quindi più conveniente della Quaterna o della Cinquina, il cui indice è pari rispettivamente a 0,23 e a 0,13». Il gioco meno conveniente, e a molti questo potrà apparire strano, è il Win for Life il cui rendimento è di 0,25. «La probabilità di vincere - dice il matematico - è di una su 3 milioni ed ha un rendimento molto basso. Per cui con ogni 100 euro giocati il rischio perdita è pari a 75 euro».
Un discorso a parte merita il Superenalotto, la cui convenienza cambia ad ogni estrazione. Il risultato, infatti, è sempre diverso per via dei cambiamenti nell’ammontare del montepremi. Su un montepremi come quello di ieri di 127 milioni di euro il rendimento era pari a 0,41. «Con il montepremi così - dice Natalini - è consigliabile giocare al Totocalcio o tentare un Ambo, piuttosto che rischiare col Superenalotto».
La convenienza comunque rimane l’unico parametro scientifico su cui si può contare quando si gioca. Il resto, rimangono solo parole a cui solo la dea Fortuna può dare ragione. «I sistemi e si sistemoni - ricorda Natalini - non servono a nulla. Ogni giocata è indipendente ed è frutto del solo caso, sempre ricordando che in media si perde».