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 2009  marzo 26 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il piano casa è saltato un’altra volta…

Ma se ha fatto progetti sul capanno degli attrezzi vedrà che alla fine li realizzerà. Il piano casa non è mica stato cancellato. stato solo rinviato. Come mai?
Berlusconi aveva preparato due bozze diverse. Ha affidato la prima, in sette articoli, al ministro Fitto, quello che si occupa dei rapporti con le Regioni. In questa bozza, il governo andava giù duro: si sarebbe proceduto con decreto legge, le cubature si sarebbero potute ampliare fino al 35 e in certi casi al 40%, nessuna distinzione tra condomìni e villette al mare, deroghe alle normative regionali come se piovesse, i mille permessi oggi necessari sostituiti dal famoso perito, un ingegnere o un architetto, eccetera. Insomma, una bomba normativa contro la quale si sono mobilitati non solo il Partito democratico che, da quando il piano è uscito, ha pronunciato a ogni ora del giorno e della notte le parole «incostituzionalità» e «cementificazione», ma anche le Regioni e alla fine lo stesso presidente della Repubblica.

La storia della lettera a cui ha accennato ieri è vera?
E’ vera. Napolitano ha scritto a Berlusconi una lettera con la dicitura «Riservata Personale», delicatezza che avrebbe impedito a Berlusconi di irritarsi come capitò con l’altra lettera, quella spedita il giorno del decreto su Eluana. In quest’ultima missiva, Napolitano, con molto tatto, diceva a Berlusconi d’esser pronto a firmare anche un decreto- legge, ma consigliava molto caldamente di portargli un testo condiviso con le Regioni. La Costituzione – articolo 117 – stabilisce che le norme relative all’edilizia devono essere «concorrenti», cioè il governo e le Regioni devono legiferare insieme. Una normativa calata dall’alto sugli enti locali avrebbe provocato una miriade di ricorsi alla Corte costituzionale, tutti probabilmente vincenti. E si sarebbe bloccato tutto. Sul treno dove l’altro giorno ha indossato il berretto da ferroviere, c’erano pure Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia Romagna, e Roberto Formigoni, presidente della Lombardia. Tutti e due hanno fatto presente al premier le difficoltà che la bozza circolata fino a quel momento avrebbe creato. Detto fatto, sbarcato a Roma, Berlusconi ha tirato fuori la bozza numero 2 e dichiarato che lui col testo circolato fino a quel momento (e adoperato per stanare gli avversari) non aveva niente a che fare, che lui aveva pensato a un progetto riservato solo alle case mono o al massimo bifamiliari. E che comunque si sarebbe mosso in accordo con le Regioni.

E perché adesso il rinvio?
Ieri il governo, nella persona del ministro Fitto, ha incontrato Errani e Leonardo Domenici, presidente dell’Anci, l’Associazione che riunisce i Comuni. Incontro ufficiale, per discutere tutta la materia. S’è stabilito che Comuni e Regioni entrino nel merito delle proposte governative e studino una soluzione condivisa da presentare in una conferenza stampa congiunta martedì prossimo. Berlusconi ha fatto il duro a metà giornata, insistendo che la materia sarebbe stata regolata per decreto venerdì prossimo e che non ci sarebbe stata alcuna marcia indietro. Nel pomeriggio, poi, dopo aver incontrato i reali di Svezia, le agenzie hanno battuto questa sua dichiarazione: «L’urgenza resta, ma non è detto che il decreto legge sia lo strumento più efficace». Probabilmente si procederà con una legge quadro, all’interno della quale le Regioni potranno poi legiferare a loro volta. Berlusconi l’altra sera aveva visionato dei sondaggi dai quali risultava che gli stessi italiani entusiasti del piano casa rabbrividiscono all’idea di quello che il vicino può combinare se lo si lascia libero di agire. Di qui la svolta del Cavaliere, con l’esclusione dei condomìni: la legge avrà valore solo per le ville o villette mono o bifamiliari, strutture edilizie comunque in grado di muovere una sessantina di miliardi, se ci si mette mano. Ieri sera Fitto e Berlusconi hanno messo l’accento sull’altro piano casa, quello che prevede interventi a favore delle giovani coppie in difficoltà che non possono permettersi né l’acquisto né l’affitto dell’abitazione.

E’ vero che vogliono vendere agli inquilini le case popolari?
Agli inquilini o a chi le occupa, a prezzi stracciati e senza andar troppo per le lunghe. Calderoli sta anche preparando una cedolare secca sugli affitti: si paga il 20% e non si calcolano nel-l’Irpef. Un vantaggio per i proprietari, purché smettano di locare in nero. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 26/3/2009]
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