Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  marzo 26 Giovedì calendario

ARCHITETTO ALLA CORTE DI BERLUSCONI


In questi giorni è indaffaratissimo. Una continua spola tra il suo studio, nel quartiere Prati, e le stanze del Palazzo Chigi, dove ha la disponibilità di un ufficetto. Poi, da lunedì 23, Mario Catalano si trasferirà alla Fiera di Roma per allestire la scenografia del congresso del Pdl.
Un progetto ideato e studiato con Silvio Berlusconi in persona e su cui l’architetto siciliano conserva il mistero: «Mantengo la consegna del silenzio. Sono un soldatino che cammina e fa quello che gli dicono». Tocca ancora a lui rendere indimenticabile la prima kermesse della nuova creatura berlusconiana: allo scenografo televisivo adottato dal premieri nella sua corte, passato dal seno esibito delle ragazze cin cin di "Colpo grosso", negli anni ’80, a quello velato di un capolavoro del Tiepolo a Palazzo Chigi. «Con il presidente ha un rapporto di simbiosi: è come un sarto che debba cucire un abito su misura», sussurrano gli uomini del Cavaliere. Da anni Catalano interpreta al meglio i suoi desideri: dalla Nave Azzurra per la crociera elettorale delle regionali 2000, agli arredi rinnovati di recente nella sede del governo. in mezzo, grandi allestimenti per eventi internazionali: il vertice Nato di Pratica di Mare, nel 2002 («Il presidente mi chiese l’azzurro del cielo e il biondo del travertino, voleva ricreare un’atmosfera romana»), la Conferenza intergovernativa all’Eur nel 2004 (ecco apparire la Città ideale rinascimentale), una serra stile Re Sole per il summit Berlisconi-Sarkozy del mese scorso, e già all’orizzonte il G8 della Maddalena. Per ogni evento le consultazioni con il premier durano fino all’ultimo minuto. Fino al clou, la ricognizione definitiva della sera della viglia, quando il Cavaliere e l’architetto passano in rassegna ogni dettaglio. Materiali flessibili e smontabili, come si usa in tv. Come gli ha insegnato il suo professore al liceo artistico di palermo: Filippo Panseca, "l’architetto di Craxi", quello che, negli anni ’80, firmava le sconografie dei congressi socialisti. «Essere l’artista di corte è una fregatura», racconta Panseca, «quando ero in auge i miei quadri li volevano tutti, quando è caduta la stella di Craxi sono caduto anch’io. Ma a Mario non succedera: lui lavora anche in tv». Da "Risatissima" ad "Amici", fino ai grandi show della politica, Catalano non ha perso un palcoscenico.