Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  marzo 26 Giovedì calendario

Philippe Leroy, 78 anni, al cinema non ha mai voluto controfigure. La scena più pericolosa fu quella della serie Rai "Tir” (1984) in cui si dovette calare da un elicottero con una fune: «C’era un vento fortissimo, io dovevo sganciarmi e atterrare su un camion penzolante nel vuoto, appeso a una teleferica»

Philippe Leroy, 78 anni, al cinema non ha mai voluto controfigure. La scena più pericolosa fu quella della serie Rai "Tir” (1984) in cui si dovette calare da un elicottero con una fune: «C’era un vento fortissimo, io dovevo sganciarmi e atterrare su un camion penzolante nel vuoto, appeso a una teleferica». *** Continua a lanciarsi col paracadute: «L’ho scoperto tardi, a 56 anni, e non ho mai smesso. Giro sempre col paracadute nel bagagliaio dell’auto». La volta che ha rischiato grosso: «In Costarica mi si sono aperte le ali troppo in alto, ero sull’Oceano e non potevo dirigere il volo. Per fortuna il vento mi ha portato sulla foresta equatoriale e sono riuscito ad atterrare non sugli alberi, ma in un fiumiciattolo lì in mezzo. Ero contento, ero stato fortunato. Così mi sono avviato per raggiungere gli altri, ma sento un rumore alle spalle: c’era un toro inferocito che mi caricava, forse perché sul paracadute avevo una striscia rossa». *** Ora tornerà a fare il vescovo in "Don Matteo": «Ma sono stato anche tre volte Papa, compreso un Pontefice inventato ce giocava a bocce col cocchiere». *** Lei ha girato 175 film. Perché continua a lavorare? «La mia pensione è di 980 euro al mese. Tutti della Rai. Il cinema mi ha fregato, non versavano i contributi».