Donatella Marino, Panorama, 26 marzo 2009, 26 marzo 2009
Sono 486 i corpi finora ritrovati di desaparecidos ciprioti, scomparsi durante i primi scontri greco-turchi del 1963-64 e poi dopo l’invasione turca del ”74, e il cui numero complessivo potrebbe aggirarsi sui 3 mila
Sono 486 i corpi finora ritrovati di desaparecidos ciprioti, scomparsi durante i primi scontri greco-turchi del 1963-64 e poi dopo l’invasione turca del ”74, e il cui numero complessivo potrebbe aggirarsi sui 3 mila. La campagna di scavo è iniziata due anni e mezzo fa, decisa dal Comitato europeo per i diritti umani. I ricercatori, come le vittime, sono sia greco-ciprioti sia turchi. «Il processo di identificazione è lungo e costoso, 2 milioni di euro l’anno» racconta Nicos Theodosiou, responsabile del comitato parenti.«Fra i riesumati, sono attualmente 135 quelli identificati con certezza». Nella lista degli scomparsi ci sono anche cinque persone di origine Usa e un italiano. La missione contribuisce ad allentare antiche tensioni, anche grazie alla politica di dialogo del presidente Dimitris Christofias, in Italia il 27 marzo per una visita di stato in Vaticano.