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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Alla fine di un consiglio dei ministri durato quattro ore, il governo ha varato il suo terzo provvedimento, un decreto legge che dovrebbe semplificare la vita di tutti noi, specialmente in quel settore particolare che è il nostro rapporto con la Pubblica Amministrazione. Si promette soprattutto la fine delle file agli sportelli e del vagare disperato tra un ufficio e l’altro alla ricerca dell’impiegato giusto a cui sottoporre il nostro problema. Dovrebbe tutto essere risolto da internet. Però un giro di telefonate dà per ora il seguente responso: non ci crede quasi nessuno, soprattutto perché la storia della semplificazione, della sburocratizzazione e dell’ausilio della rete per le nostre pratiche va avanti senza risultati apprezzabili dal 2005, quando la provò per primo Berlusconi (grande effetto annuncio, risultati scarsi). Nella conferenza stampa di ieri si è esaltato il particolare che la riforma è a costo zero e che le piccole e medie imprese sopportano ogni anno – in base a dati Cgia – costi da burocrazia superiori ai 23 miliardi di euro, provocati da 81 procedure a cui bisogna sottostare. Queste procedure dovrebbero via via essere tagliate: le singole amministrazioni saranno tenute, d’ora in poi, a presentare o ogni fine d’anno una relazione alla presidenza del Consiglio in cui si elencheranno i risparmi e le semplificazioni ottenute. Tutto da verificare, naturalmente.

• Come mai tanto scetticismo?

Non abbiamo nemmeno la banda larga. Il 40 per cento dei cittadini non ha l’attrezzattura per interfacciarsi con un’eventuale amministrazione messa tutta on line. Il fatto che il decreto sia a costo zero può essere un problema: servirebbero forse investimenti per informatizzare sul serio il Paese. Ho poi dubbi sulla forma decreto, dubbi che deve condividere lo stesso Monti. Il premier, in conferenza stampa, ha infatti sentito il bisogno di giustificarsi: «Il provvedimento presenta caratteri di necessità e urgenza in quanto è da vedere come parte dell’insieme di politica economica assunta per la crescita». Mah.

Di che stiamo parlando, alla fine?

Già ieri i giornali davano grande rilievo alla demolizione della laurea: ai concorsi pubblici il titolo di studio non varrà come prima e non sarà elemento di esclusione (cioè, finora, per partecipare al concorso X dovevi magari avere la laurea in Giursiprudenza e solo in Giurisprudenza, mentre da domani potrai partecipare, magari, anche con la svalutatissima laurea in Lingue): conteranno soprattutto i risultati ottenuti nella prova del concorso, non si terrà conto neanche del voto ottenuto alla laurea. È l’anticamera dell’abolizione del titolo legale, per la quale però il premier vuole aprire un dibattito pubblico. Nel governo sono molto contrari soprattutto la Severino e la Cancellieri.

Che altro?

Si dovrebbero poter ottenere via web: il cambio di residenza; l’iscrizione nelle liste elettorali; i certificati anagrafici o il rinnovo dei documenti di identità per la partecipazione ai concorsi pubblici. Gli invalidi non dovranno sottostare a nuovi esami per ottenere i contrassegni per parcheggiare l’auto nel centro storico, saranno esentati dal bollo, godranno di un regime Iva privilegiato. Tornano le social card, quelle di Tremonti, nei comuni con più di 250 mila abitanti. È una sperimentazione di un anno. Lei ricorda cosa sono le social card: tesserine, che lo Stato ti regala se sei povero, con le quali puoi fare la spesa gratis. Sono stati stanziati per questo 50 milioni. Io sono colpito in particolare, tuttavia, da altri due provvedimenti.

Quali?

Uno riguarda gli immigrati. Un imprenditore impiega dei lavoratori stranieri e chiede allo sportello unico per l’immigrazione il rinnovo del permesso di soggiorno. Fino ad ora bisognava ripresentare tutta la documentazione. Adesso basterà aspettare venti giorni (a partire dalla data di presentazione della domanda) e se lo sportello non si fa vivo, il permesso si intende rinnovato in automatico.

• La Lega farà sfracelli.

Però non ci saranno (almeno per ora) gli sconti e le esenzioni a cui il governo aveva pensato sul balzello da 80-200 euro deciso da Tremonti e Maroni e che entrerà in vigore lunedì prossimo. L’altra cosa che mi piace è la possibilità di vendere il box auto di casa anche se non si dà via l’appartamento a cui è legato. Il governo si aspetta che questa mossa – una piccola mossa – abbia un buon potenziale economico, permettendo ai proprietari che non adoperano più il garage di smobilizzare il bene e di impiegare altrimenti il denaro così ottenuto. Dovrebbe essere un modo per stimolare la domanda.

[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 28 gennaio 2012] (leggi)

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