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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

Il servizio civile è fuori luogo – La somma non è delle più elevate, nel bilancio dello Stato, ma è pur sempre rispettabile

Il servizio civile è fuori luogo – La somma non è delle più elevate, nel bilancio dello Stato, ma è pur sempre rispettabile. Si tratta di 134 milioni di euro, destinati al servizio civile, nel 2011. Sulla base di progetti presentati da un elevatissimo numero di enti (amministrazioni pubbliche, organizzazioni non gover-native e associazioni senza scopo di lucro), vengono finanziate esperienze lavorative di giovani, fino ai 28 anni, in taluni settori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione. Il fenomeno aveva dimensioni rilevanti quando la leva era obbligatoria e decine di migliaia di giovani, chiamati alle armi, si dichiaravano obiettori di coscienza per evitare il servizio militare e svolgere, appunto, un servizio civile. Apertasi l’esperienza dell’esercito professionale con la sospensione della leva, non si capisce il motivo per il quale si debba tenere in vita il servizio civile. Come sostitutivo del servizio armato, non ha più né senso né funzione. Come autonomo istituto, appartiene a tempi di vacche grasse che non si possono considerare attuali. Inoltre, come ha rilevato un tenace assertore dell’istituzione, l’ex sottosegretario con specifica delega Carlo Giovanardi, le regioni pretendo-no di tramutare il servizio «in una sorta di supplenza alle carenze di personale per l’assistenza». Lo stesso Giovanardi rileva che un colpo al servizio civile è stato inferto da un giudice del lavoro di Milano che, sancendo il diritto a svolgere il servizio anche per i cittadini extracomunitari, ha ordinato alla Presidenza del Consiglio di rifare il bando, riaprendo i termini. Secondo Giovanardi, l’applicazione di quanto disposto dal magistrato «diventerebbe la tomba del servizio civile». Ebbene, perché allora non affrettare il decesso del servizio, traendo pretesto dalla decisione giudiziaria? Sarebbe un risparmio di 134 milioni, oggi di dubbia utilità, atteso che anno dopo anno, doverosamente, la spesa è scemata. Dagli oltre 45mila volontari si è passati ad alcune migliaia. Chiudere il rubinetto significherebbe eliminare uno dei troppi sprechi attuali. Cesare Maffi