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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

TG1-MONTI, DAL PANINO AL PIATTO-UNICO

Ore 20, fermento nell’etere. Il mattatore della prima rete è il Presidente del Consiglio: Lui, proprio lui. In persona. Mario Monti è in diretta al Tg1. Laura Chimenti, l’anchorwoman, lo introduce trasognata, ricordando con palpabile partecipazione che “il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sulla semplificazione, che comporterà meno burocrazia”. Poi si rivolge a Monti, in collegamento da Palazzo Chigi. Davanti al Premier, separati da un tavolo sobrio, si staglia il profilo nobile di Alessandro Cassieri. Chiamato, sottolinea la Chimenti, “a rivolgerle qualche domanda”. Cassieri, caporedattore degli Esteri, era inviato a Bruxelles quando Monti era Commissario Europeo: una coincidenza, s’intende. “Mi fa piacere di poter parlare con i telespettatori e grazie per l’invito”, esordisce Monti. Le domande di Cassieri sono serrate, ficcanti, vibranti: “Qual è la cosa che gli italiani potranno ricavare che la vita si semplifica?” (testuale). Monti, con entusiasmo rutilante, rivela che in virtù del decreto ci ricorderemo di rinnovare la carta d’identità per tempo. Un problema di stringente attualità. E via così: filmato, non-domanda, non-risposta. Per 14 minuti. “Vorrei riprendere due parole, ‘continuità’ e ‘incalzare’. Il Governo lo fa”. “Grazie, Presidente”. “Grazie a voi”. Bei momenti. Resta una domanda (vera): se tutto questo fosse capitato tre mesi fa, come avrebbero reagito il centrosinistra e le associazioni della società civile? E se fosse accaduto con Prodi, i Gasparri di turno avrebbero tuonato contro “l’uso improprio del servizio pubblico”? Chissà. Con Monti, invece, son tutti quieti e felici. Che eroe: ci semplifica pure la vita.