Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  gennaio 28 Sabato calendario

La rivale in amore la accoltella Ma i seni al silicone le salvano la vita – Se da un lato esplode la polemi­ca al seno potenzialmente cance­rogene, dall’altra c’è anche chi al silicone deve la vita

La rivale in amore la accoltella Ma i seni al silicone le salvano la vita – Se da un lato esplode la polemi­ca al seno potenzialmente cance­rogene, dall’altra c’è anche chi al silicone deve la vita. Secondo quanto racconta il Daily Mail , in Florida una donna è stata accoltel­lata ripetutamente al petto dalla vecchia fiamma del suo fidanza­to, e a salvarle la vita sono stati pro­prio gli impianti al silicone. La vit­tima della presunta aggressione, 41 anni, si è sentita dire dai medici che la soluzione salina sterile che riempiva le sue nuove protesi ha impedito alle coltellate di raggiun­gere il cuore. «È stato il miglior in­vestimento della mia vita », ha rac­contato la donna, che ha voluto ri­manere anonima. Il suo chirurgo, Frank Filiberto, ha aggiunto: «In 30 anni di impianti non mi era mai capitato, è stata pura fortuna. Se le fosse successo tre mesi prima, sa­rebbe morta ». La polizia ha confer­mato che la gelosa ex, tale Amy Winter, prima ha graffiato la mac­china della sua vittima e poi, con lo stesso coltello, l’ha colpita ripe­tutamente. «Mi sono ritrovata co­perta di sangue e soluzione sali­na ». Il silicone ha rallentato la cor­sa della lama, impedendole di rag­giungere il cuore o i polmoni. E proprio ieri il fondatore del­l’azienda di protesi mammarie Pip, Jean Claude Mas, arrestato giovedì mattina nel sud della Fran­cia, è stato posto sotto controllo giudiziario dietro il versamento di una cauzione di 100mila euro. Lo ha precisato il suo legale Yves Had­dad dopo oltre due ore di audizio­ne. Mas, 72 anni, è stato accusato formalmente di lesioni colpose. L’azienda PIP avrebbe prodotto migliaia di protesi mammarie con materiali inadeguati e al di sotto degli standard richiesti, con alta probabilità di rottura e il rischio di provocare tumori al seno.