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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

MA LA VERA RIVOLUZIONE SAREBBE CAMBIARE L´ORDINE DELLE LETTERE

MA LA VERA RIVOLUZIONE SAREBBE CAMBIARE L´ORDINE DELLE LETTERE –

La tastiera detta "qwerty", quella che tutti noi usiamo, è famosa nel mondo come esempio di tecnologia "locked-in", ovvero immobilizzata. Avrebbe dovuto cambiare, invece è sempre identica a se stessa. Dandogli una semplice occhiata, ci si rende conto subito che la disposizione delle lettere non ha alcun senso.
È, in più, un prodotto dell´imperialismo tecno-culturale americano. Perché non tiene conto delle altre lingue. L´inventore, infatti, non se ne preoccupò. Si chiamava Christopher Latham Sholes (1819-1890), ed era originario del Wisconsin. Un direttore di giornale con qualche conoscenza in fatto di macchine tipografiche. Riprodusse in piccolo e in versione più aggraziata i grandi macchinari in uso dai giornali. Decise che le mani avrebbero dovuto muoversi su tutta la superficie della tastiera, con un ritmo fluido e costante. I dubbi dei finanziatori e la rabbia degli acquirenti, i primi esemplari si ruppero subito, gli fecero cambiare idea. Lo schema qwerty è quindi frutto di un compromesso politico e commerciale. Altre disposizioni delle lettere si sono rivelate nel tempo più efficienti. Ma dopo aver fatto fatica a imparare a digitare su una tastiera, chi mai avrebbe voluto ricominciare da capo con una completamente diversa?
Un moderno iPhone abolisce del tutto i tasti meccanici: l´utente è obbligato a digitare in modo goffo su una immagine che riproduce il capolavoro di Sholes. La disposizione qwerty è ancora più assurda su touchscreen. Eppure tale disposizione perdura, anche in questo formato digitale così differente. Riuscirà la tecnologia a spezzare le catene di questa consuetudine che ci lega le mani dal lontano 1873? La risposta, ovviamente, è no.
(Traduzione di Anna Bissanti)
*Scrittore e saggista. Il "padre", assieme a William Gibson,
del genere cyberpunk