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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

TORNARE

«Sono felice di tornare ed entusiasta di farlo nella squadra che è prima in classifica. Voglio fortemente lo scudetto. Mi fa piacere sapere che conte mi abbia voluto fortemente» (Martin Caceres, è tornato alla Juventus dopo due anni passati a Siviglia).
SPARATA «Un mio passaggio al Milan? È stata una sparata dei media, ecco che cos’è: solo una sparata. Tanto più che non è vero niente. Nessuno ha parlato con la società, con me, o con chissà chi di questa cosa. E non accadrà. Il rinnovo eventuale del mio contratto? Il mio procuratore e l’Inter si vedranno a febbraio» (Christian Chivu, difensore dell’Inter).
BACHECA «Voglio vincere, non importa cosa, ma quest’anno dovremo mettere qualcosa in bacheca» (Edinson Cavani).
AMERICA «Ci sono club che ne hanno vinti 20 di scudetti ed altrettante coppe. Io voglio dire che sono più di 20 anni che qui non si vince niente, che non si vive da protagonisti, perché poi potrei anche andarmene, uno si rompe gli attributi e se ne va via. Se andiamo avanti così, me ne ritornerò in America. Se io devo stare qua dobbiamo armonizzarci, insieme ai tifosi che sono i miei primi e soli committenti, io lavoro umilmente per loro» (Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli).
DISCUTIAMO «Quella che coinvolge Thiago Motta è una possibilità, un’opportunità che discutiamo. L’Inter vuole tenersi il giocatore, ma abbiamo ancora qualche giorno per parlarne. Se è una questione di soldi? No: è questione di scelte che ciascun protagonista di questa vicenda vuole prendere» (Leonardo, direttore sportivo del Paris Saint Germain).
TRAGUARDO «Abbiamo raggiunto un traguardo storico e sono contento che sia avvenuto sotto la mia presidenza. Abbiamo scritto una bella pagina di calcio. E per noi sarebbe un sogno giungere in finale di Coppa Italia, ma a volte i sogni si avverano» (Massimo Mezzaroma, presidente del Siena. I bianconeri hanno raggiunto un’inaspettatamente la semifinale di Coppa Italia).
PIANGEVO «E dire che 24 ore prima dell’inizio del torneo ero in albergo con il ginocchio bloccato che piangevo e non sapevo neppure se sarei riuscito a giocare» (Rafael Nadal; ha conquistato la finale degli Australian Open battendo l’eterno rivale Roger Federer).
COME MAI «Non so come mai, ma Rafa contro di me gioca sempre meglio che con gli altri» (Roger Federer).