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 2012  gennaio 28 Sabato calendario

LA CONTROVERSA RIVOLUZIONE DI AUTOPUBBLICARSI CON UN CLIC

Uno scrittore talentuoso pubblica a sue spese un libro che nessun editore vuole pubblicare. E’ successo a Oscar Wilde e a Italo Svevo. Nel 1992 uno sconosciuto Federico Moccia pubblicò a sue spese Tre metri sopra il cielo. I genitori dell’allora tredicenne Christopher Paolini pubblicarono Eragon nel 2003, prima serie di una saga fantasy che poi fu editata dalla prestigiosa Knopf. E perfino Marcel Proust fece da solo, ma lui più che altro per una sorta di allergia alle ingerenza dell’editore. Anche il 36enne spagnolo Elys Moreno, ingegnere informatico, non ne vuole sapere di editori. Dopo aver vinto qualche concorso letterario, scrive un romanzo, lo corregge e lo riscrive per due anni, ma quando è ora di sottoporlo a un editore, non ha pazienza e decide che dell’editore farà a meno. Va in tipografia, impara a rilegare. Fino qui, siamo capaci tutti, direte. Ma Moreno fa di più: convinto che il suo romanzo avrebbe conquistato un grosso segmento di lettori (e non si sbagliava) e non avendo trovato un distributore, va con un trolley di libreria in libreria e vende le prime 3000 copie della storia di un uomo stufo di non godersi la vita e la famiglia a causa del troppo lavoro. Ricomincio da te (Corbaccio) è un best seller.
Storie così sono sempre esistite. Ma la vera rivoluzione sta nel self-publishing online, ovvero la pubblicazione gratuita di un testo su una piattaforma digitale che vende e-book. Dal dicembre scorso anche in Italia è possibile autopubblicarsi, senza aver bisogno non solo di editori ma nemmeno di tipografi né distributori. Basta un clic. Il sistema chiamato KDP (Kindle Direct Publishing) di Amazon propone contratti con il 70% di Royalties all’autore (contro l’8/10% dell’editoria cartacea). L’America ha già avuto i suoi casi editoriali: quello di John Locke con il thriller Vegas Moon e quello di Amanda Hocking con la sua saga di paranormal fiction. Entrambi hanno superato il milione di copie di e-book autopubblicati (e poi libri). In Italia nessuno finora ha mai visto uscire un best-seller da siti come lulu.com, Narcissus, 40K, Pubslush, Twtebook.com. Alcuni di questi come 40K sono veri e propri editori e fanno una proposta interessante, un sistema misto: pubblichi (gratis) e poi puoi richiedere servizi editoriali (a pagamento) come l’editing o la copertina. Ma, nel frattempo, gli editori si domandano: esisteremo ancora fra qualche anno? Sandro Ferri delle edizioni romane E/O, guru dell’editoria indipendente - investimenti giusti e scelte editoriali impeccabili - non ha dubbi: senza editori ci sarebbe solo «una moltiplicazione della mediocrità». Nel suo pamphlet I ferri dell’editore (E/O, sia in cartaceo che nella versione Epub a 79 centesimi) scrive: «L’editore sa che la stragrande maggioranza delle opere che vengono scritte non valgono molto» ma che «una minoranza di autori riesce a creare un’opera che in qualche modo soddisfi anche solo una minoranza di lettori».