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 2014  ottobre 14 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Che cosa potrà gridare oggi Grillo, a Genova, che non sia già stato gridato dalla popolazione o dagli studenti-spalatori, i cosiddetti angeli del fango? Il sindaco Marco Doria è stato insultato e pregato di togliersi dei piedi, i militari mandati dalla Pinotti (la ministra genovese accusata di pensare a tutt’altro) sono stati presi a parolacce dagli angeli, che li hanno invitati a metter mano alle pale per levar via il fango. Intanto l’emergenza sarebbe finita, la Protezione civile della Regione Liguria, sulla base delle valutazioni del centro meteo idrogeologico dell’Arpal (quelli che non hanno previsto il diluvio), ha revocato l’allerta 2 per la zona di Genova e Savona e l’allerta 1 per la zona di Imperia.

L’emergenza «sarebbe» finita, come dice lei, o è finita sul serio?
A quanto si capisce rimangono vaste aree di pericolo. Intanto lo Spezzino, dove l’allerta 2 continua. Poi la situazione non è tranquilla al punto da far tornare i ragazzi in classe: le scuole restano chiuse anche oggi (come minimo). La circolazione ferroviaria sulla Genova-Milano e sulla Genova-Torino è ancora sospesa (oltre tutto risulta allagata la sede di Arquata per l’esondazione del Rianello). L’aeroporto è in tilt (foschia, vento), e quattro voli sono finiti male, quelli da Monaco, Napoli, Roma e Catania, deviati a Malpensa o tornati indietro. Lo Stura, nell’entroterra della città, è in piena e ha superato i livelli di guardia. Nel centro della valle manca la luce. I vecchi della casa di riposo sono stati trasferiti ai piani alti. Non sono tranquille Savona, dove grandina, e la Valbormida. Il fiume Bormida sembra sul punto di straripare, ci sono piani bassi già sott’acqua, per esempio un asilo a Loano.  

Sfollati?
Sì. ventiquattro famiglie a Rivarolo, sessanta a San Quirico, otto a Marassi. A Savignone e Montoggio, tormentate dalle acque dello Scrivia, la Croce Rossa ha distribuito 700 pasti. Sono ancora numeri piccoli, se considera che centomila genovesi vivono nell’area a rischio. Anche la diatriba sui lavori bloccati per i ricorsi al Tar riguarda opere-cerotto, non interventi definitivi. Ieri girava in Internet un video di una quindicina di giorni fa in cui il sindaco Marco Doria spiegava il blocco dei lavori, anticipando discorsi che adesso stanno sulle pagine di tutti i giornali.  

Che cosa ha detto?
«I soldi ci sono, e sono soldi legati al rifacimento del secondo lotto della copertura del Bisagno, quello che va dalla Questura verso Brignole. Si tratta di mettere in sicurezza il torrente dopo che il lavoro è già stato fatto sul tratto tra la Questura fino alla Foce. Ci sono anche i soldi per demolire il Bruco».  

Che cos’è il Bruco?
Il Bruco di Corte Lambruschini, il sovrappasso pedonale nel centro della città. Non lo usa nessuno e costa un sacco di soldi di manutenzione, perché tra l’altro ha due scale mobili a cielo aperto. La demolizione era collegata ai lavori del secondo lotto per coprire il Bisagno. L’insieme delle notizie che escono in modo confuso, frammentato sull’attività edilizia pagata con soldi pubblici fa venire i peggiori sospetti. Il magistrato del Tar che ha giudicato all’inizio contro la ditta vincitrice dell’appalto ha raccontato di aver chiesto una consulenza al Politecnico di Milano. Le altre ditte avevano perso per aver presentato, nei loro progetti, delle varianti. Gli organizzatori dell’appalto hanno bocciato tutti sostenendo che le varianti non erano ammesse. Il Politecnico di Milano ha sostenuto invece che le varianti erano inevitabili. Su questo il Tar ligure ha dato torto alla ditta vincitrice. Allora il giudizio è stato spostato al Tar del Lazio. Il magistrato della sentenza, dottor Giuseppe Caruso, si è limitato a far notare: «Parliamo di un’opera realizzata in Liguria dalla Regione Liguria». A Roma, la stessa società che aveva perso a Genova, ha vinto. È tutto liscio? Intanto piove anche nel Parmense e in Piemonte. L’emergenza italiana non finisce mai.  

Renzi ha messo sul tavolo due miliardi e passa.
Sì, per tutta l’Italia. Questa è un’altra storia italiana. Questo fondo, di 2,3 miliardi, era nascosto in una piega del bilancio pubblico (Stato e Regioni). Soldi che c’erano, stanziati e mai adoperati, specialmente in Campania e in Calabria, vertici dell’inefficienza. Li ha scovati un uomo di Renzi, il premier che ha comunque il torto di non essersi fatto vedere a Genova per evitare i fischi. Quest’uomo di Renzi si chiama Erasmo D’Angelis. Dopo la scoperta del tesoretto ha dichiarato: «Prima si mettono in funzione le ruspe poi si valuterà se ci sono irregolarità amministrative nel bando di gara». Con 850 milioni si possono aprire 650 cantieri. Solo che le opere da portare a termine sono 3.395. (leggi)

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