Fior da fiore, 14 ottobre 2014
Tutto il nord Italia allagato • I vescovi del Sinodo sulla famiglia aprono agli omosessuali • Tagli alle tasse e alle spese nella legge di bilancio • Quanto costano gli errori dei magistrati • Il film che provoca risse
Alluvioni È finita l’emergenza a Genova: a quattro giorni dall’alluvione le condizioni meteorologiche sono migliorate e l’Allerta 2, il livello massimo di allarme, è cessato alla mezzanotte di ieri. Il governo assicura lo sblocco di 95 milioni per i lavori sul torrente Bisagno. Intanto, però, è finita sott’acqua Parma: allagata l’area Sudovest della città per l’esondazione del Baganza, ponti chiusi per parte della giornata, uno è crollato. Ma tutto il nord è in pericolo e l’emergenza è destinata a durare. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, descrive un quadro allarmante: «La situazione non è assolutamente tranquilla: l’allerta non è finita». È soprattutto la tenuta dei fiumi a preoccupare: «Aspettiamo per le prossime ore le ondate di piena» ha aggiunto Gabrielli. Le situazioni più critiche nell’Alessandrino e nel Basso Piemonte. Allagate Gavi e Novi dove in 6 ore sono caduti 380 millimetri di pioggia. A Borghetto alcuni operai sono rimasti chiusi in una fabbrica dopo che una frana ha ostruito l’uscita. Danni pesanti anche in Veneto per la grandine e numerose bombe d’acqua. A Padova, verso le 17, è andato in scena una sorta di «tuono infinito»: il cielo ha minacciosamente borbottato per alcuni minuti, lasciando poi spazio a un muro di pioggia. Alberi abbattuti, tetti divelti, colture distrutte e temporanee interruzioni alle linee ferroviarie tra Vicenza e Rovigo. Allagato il centro storico di Belluno e, sulle Alpi, numerose le frane in movimento. Case inagibili, capannoni scoperchiati e strade interrotte per una tromba d’aria nel Mantovano. Frutteti distrutti nel Pavese. Allagamenti e strage di alberi nel Reggiano e nel Bolognese. Colpiti anche gli stabilimenti balneari di Viareggio e numerosi quartieri di Firenze, finiti sott’acqua.
Sinodo Si parla di omosessualità in alcuni paragrafi della relazione dopo il dibattito nel Sinodo sulla famiglia della Chiesa cattolica. Si intitolano «Accogliere le persone omosessuali» e ieri sono stati letti dal cardinale Peter Erdo ai 191 padri sinodali: «Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana. Siamo in grado di accogliere queste persone garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità?». Il testo, fermo restando che «le unioni tra persone dello stesso sesso non possono essere equiparate al matrimonio tra uomo e donna», parla del desiderio degli omosessuali di «incontrare una Chiesa che sia una casa accogliente», chiede «una seria riflessione» su come «elaborare cammini realistici di crescita affettiva e di maturità umana ed evangelica, integrando la dimensione sessuale», e arriva a riconoscere elementi positivi, cosa mai accaduta, nelle coppie gay: «Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali, si prende atto che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partner».
Tagli Nella legge di bilancio del 2015 ci dovrebbero essere 18 miliardi di tasse in meno e 16 miliardi di tagli alla spesa. Ma non si sa se siano sufficienti a evitare al governo le critiche europee e dei mercati per non aver fatto abbastanza sulla riduzione del deficit pubblico. Padoan ha consegnato al commissario finlandese Jirky Katainen un nuovo rapporto aggiornato sul cronoprogramma e i contenuti delle riforme avviate. Il presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jerome Dijsselbloem, altro esponente della linea del rigore, ha sottolineato pubblicamente come la situazione della Francia, con il deficit oltre il 3% da anni e decisa a posticipare ulteriormente il rientro nei parametri, sia ben diversa da quella dell’Italia, che «crea minori preoccupazioni».
Contributi Renzi annuncia che nella legge di stabilità ci saranno: 18 miliardi di tagli alle tasse, l’azzeramento per tre anni dei contributi sulle assunzioni a tempo indeterminato e la riduzione per 6,3 miliardi dell’Irap. «È un’occasione per il mondo delle imprese. Ora non ci sono più alibi».
Risarcimenti Negli ultimi 20 anni, i fascicoli R.I.D. (Riparazione per ingiusta detenzione) liquidati dal ministero dell’Economia sono 22.689 per un totale di 567.744.479 euro. I risarcimenti (le richieste fino ad oggi sono state 32.998) sono andati a chi è stato sottoposto a custodia cautelare e poi è stato prosciolto con sentenza irrevocabile. Tra le procure e gli uffici Gip che sono costati di più in termini di risarcimenti spicca Catanzaro: nei primi sei mesi del 2014 ha prodotto 65 fascicoli R.I.D. liquidati per 2.303.163 163 euro. La cifra media dei risarcimenti è di 6-700 euro al giorno. A Palermo (i reati di mafia prevedono una custodia cautelare più lunga e, dunque, risarcimenti più pesanti), i 35 casi di ingiusta detenzione hanno inciso solo quest’anno per 2.790.476 euro. Mentre a Napoli, sempre nel 2014, i risarciti sono stati 48 per un totale di oltre 1.200.000 euro. Virtuose,anche perché piccole, le corti d’Appello di Perugia (2 casi, circa 12mila euro) e di Trento (1 caso, circa 27mila euro) (Martirano, CdS).
Cinema Annabelle, film dell’orrore che provoca risse nei cinema francesi. A Marsiglia e in altre città come Strasburgo e Montpellier ci sono stati diversi incidenti, tanto che gli esercenti hanno addirittura deciso di non proiettarlo più. È la storia di una bambola che provoca un sortilegio in una tranquilla famiglia californiana, ma la causa delle risse non è nella trama: gli adolescenti (che costituiscono la platea più numerosa) presenti alle proiezioni amano farsi scherzi, disturbando gli altri spettatori. Spesso, dunque, le discussioni degenerano in risse. Non è la prima volta che si verifica un fenomeno del genere. Già nel 2012 erano state segnalati atti di vandalismo durante le proiezioni di altri due film dell’orrore, Paranormal Activity 4 e Sinister (Ginori, Rep).
(a cura di Daria Egidi)