La Stampa, 14 ottobre 2014
Il centro-destra perde la provincia di Catanzaro e Abramo e Lomonaco si prendono a cazzotti sulla pubblica piazza
Il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Catanzaro perde e due esponenti della coalizione decidono di saldare i conti in piazza con insulti, pugni e calci. Il bilancio è di due persone medicate al pronto soccorso e un durissimo colpo alla già scarsa credibilità della classe politica locale.
Protagonisti il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo e l’ex assessore comunale al Personale, Massimo Lomonaco. Tra i due non corre buon sangue, da quando il primo cittadino aveva deciso di azzerare la giunta, per affidarsi a un esecutivo tecnico, dopo le prime rivelazioni su una scottante indagine giudiziaria che coinvolge tra gli altri proprio Lomonaco.
Domenica notte i rancori finora rimasti latenti sono esplosi dopo la sconfitta del candidato presidente di Forza Italia, Tommaso Brutto. Mentre il candidato del Pd Enzo Bruno festeggiava, davanti al palazzo della Provincia iniziava la resa dei conti nel centrodestra. Per tutti Brutto sarebbe stato vittima di fuoco amico, tradito dai suoi stessi alleati proprio nella sua città. E così quando Abramo si è avvicinato al candidato sconfitto è bastato un niente a scatenare la rissa. Secondo quanto ricostruito, l’ex assessore Lomonaco avrebbe accusato apertamente il sindaco di aver fatto «porcherie».
Dagli insulti si è passati alle vie di fatto: spintoni, poi schiaffi e calci fino a rotolare a terra. Lomonaco viene portato al pronto soccorso dove lo raggiunge poco dopo anche il sindaco. Alla fine saranno venti i giorni di prognosi per Lomonaco e 15 per Abramo. I protagonisti si sono denunciati a vicenda per aggressione.