Amedeo La Mattina, La Stampa 14/10/2014, 14 ottobre 2014
A SALVINI PIACE GRILLO CHE VUOLE USCIRE DALL’EURO. SI PREPARA UN ASSE LEGA-MOVIMENTO 5 STELLE?
[Intervista] –
«Speriamo che non cada la linea: sono in Crimea con una delegazione della Lega, a nostre spese. Abbiamo incontrato il premier e il presidente di questo Paese amico. Siamo già stati a Mosca dove abbiamo avuto dei colloqui con molti ministri: domani ci torniamo per il salone del mobile».
Onorevole Matteo Salvini, si è innamorato della Russia?
«No, guardi io non cambierei Milano per nulla al mondo ma a Mosca prendi la metropolitana all’una di notte senza problemi e agli angoli della strada non ci sono rompicoglioni».
Poi però c’è qualche problema di democrazia e di rapporto con l’Europa.
«I limiti ci sono ovunque. L’Italia ad esempio ha il terzo premier non eletto dal popolo. Quanto all’Europa, le sanzioni contro la Russia stanno danneggiando le imprese italiane: con Mosca bisogna cooperare, non giocare alla guerra. In Russia operano 400 aziende italiane e molte altre vorrebbero venire qui ma sono bloccate dalle sanzioni europee».
Anche Berlusconi la pensa come lei.
«Berlusconi ha fatto tantissimo per il dialogo tra Occidente e Russia ma in Europa vota con la Merkel le sanzioni economiche contro Mosca. Ha scelto un’alleanza e non può agire liberamente come possiamo fare noi. A Mosca e in Crimea ho detto che le Regioni Lombardia e Veneto hanno chiesto di essere esentati dall’embargo».
Veniamo alle questioni politiche di casa nostra. Grillo ha lanciato un referendum contro l’euro e lei viene sfidato a una battaglia comune.
«Scusi, prima di rispondere a questa domanda, ma sempre a proposito di questioni politiche di casa nostra, approfitto per dirle che ieri ho visitato a Sebastopoli la flotta militare russa. Ho visto una nave ospedale enorme. Ho pensato che il ministro Alfano potrebbe chiederla in prestito per piazzarla in mezzo al Mediterraneo, per curare gli immigrati e poi rispedirli a casa loro: così potrebbe superare Mare nostrum».
Lei ha il dente avvelenato con Alfano che proprio oggi (ieri per chi legge) ha detto «me ne frego se Salvini prende qualche decina di voti in più, ma io non calpesto i miei principi».
«Per la verità di voti ne prendo molti di più, sicuramente più di lui. Povero Angelino! Lui dice che la Lega è ormai l’estrema destra, ma io intanto mi godo la crescita del mio partito».
E la sfida di Grillo contro l’euro?
«Tutti i nemici dell’euro sono miei amici. Io ci sto: chiedo a Grillo un incontro ufficiale, ma non solo sull’euro, anche sull’immigrazione e sulla nostra proposta di riduzione delle tasse. Quanto al referendum, la Costituzione italiana non consente di usare questo strumento per i trattati internazionali. Se i 5 Stelle ci dessero una mano a cambiare la Costituzione sarebbe perfetto. Io non ho problemi a dialogare con i 5 Stelle. Ma a Grillo ricordo che sabato porteremo 100 mila persone a Milano contro l’immigrazione mentre i 5 Stelle hanno votato l’abolizione del reato di clandestinità: purtroppo il 90% dei suoi eletti sono di sinistra».
Berlusconi sembra privilegiare i rapporti con la Lega, emarginando Alfano: però alla fine il Cavaliere è il migliore alleato di Renzi.
«Se si votasse domani mattina, la Lega correrebbe da sola. Magari nei prossimi mesi Fi avrà un linea più netta di opposizione. Al suo interno c’è dibattito interessante».
Berlusconi incontra Luxuria e Francesca Pascale è l’avanguardia per i diritti degli omosessuali: lei è favorevole alle unioni gay?
«Sono disponibile a ragionare sul riconoscimento di alcuni diritti come l’assistenza ospedaliera e la pensione di reversibilità, ma non transigo sul no alle adozioni e ai matrimoni gay: il matrimonio deve rimanere tra uomo e donna».
Amedeo La Mattina, La Stampa 14/10/2014