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 2014  ottobre 14 Martedì calendario

Il caso del senatore D’Alì che ha mollato Alfano per tornare da Berlusconi segnala l’inizio di un esodo? Lui dice: «Se il mio esempio può spronare altri, se si può produrre un effetto domino, non posso che esserne felice»

Torna a casa, senatore Antonio D’Alì?
«Con Silvio Berlusconi il rapporto è personale, ventennale, non si è mai interrotto. Abbiamo continuato sempre a sentirci, a vederci, a scambiare opinioni. Diciamo che il ritorno è stato l’epilogo più naturale, ecco».
Altri la seguiranno? Dicono lei sia il capofila dell’operazione “ritorno a casa”.

«No guardi, io non sono mai stato capocordata di nulla. Certo, se il mio esempio può spronare altri, se si può produrre un effetto domino, non posso che esserne felice. Ma in tutta sincerità non ne sono al corrente».
Lei non è il solo che, pur militando nell’Ncd, abbia tenuto vivo il rapporto con Berlusconi.

«Non mi stupisce. Chiunque abbia conosciuto il presidente non può che restargli legato».
Sa che basterebbero altri 3-4 per far vacillare la maggioranza al Senato? Puntate a far cadere Renzi?

«Ma no, se mi chiede cosa spero io, le rispondo che confido nelle larghe intese, in un ritorno allo spirito del governo Letta. Al sodalizio tra forze politiche anche distanti per il bene del Paese».
Il pressing di Forza Italia dicono
sia stato serrato.
«Io ho avuto contatti solo con Berlusconi. Venerdì ho avvertito Alfano che ero in grande sofferenza e che sarei andato dal presidente ad Arcore, cosa che ho fatto domenica sera».
E che argomenti ha usato Berlusconi a cena?

«Non ha avuto bisogno di far ricorso ad alcun’arte seduttiva. La nostra storia è intrecciata».
Alfano proprio non le piaceva più.
«Angelino gode della massima stima, non è lui il problema, ma il progetto, ormai appannato e ambiguo. Cosa avrei racconto ai miei elettori di centrodestra? Che alle regionali potremmo allearci talvolta con la sinistra o addirittura che alle politiche potremmo fare da stampella a Renzi?».
Sa che Alfano l’ha presa malissimo, vero? Siciliano come lei...
«Posso immaginarlo, prima del comunicato ufficiale l’ho informato. Non posso farci nulla. Come si dice: senza rancore».