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 2014  ottobre 14 Martedì calendario

BENVENUTO IN AZZURRO, LUNGO MALTESE

Scusi, vuol ballare con me? Chissà se adesso la signori­ na Italia si sia un po’ pentita per aver snobbato tanto a lungo quel ragazzo niente male, ma che la corteggiava troppo spes­ so da lontano. Per fortuna Gra­ ziano Pellè non si è mai stancato di invitarla e così — complice la chirurgia estetica a cui l’ha sot­ toposta Antonio Conte — la si­ gnorina ha scoperto che quel 29enne di San Cesario di Lecce ama anche le sue rughe più o meno mascherate dal trucco.
Quanto basta per apprezzare che l’attaccante sa andare velo­ ce. Lo faceva anche da ragazzo, mettendo scarpe coi tacchi alti per partecipare alle gare di bal­ lo con sua sorella più grande, Fabiana, e poi spopolando in un repertorio che andava dal liscio al latino­americano («a 12 anni ero un campione»). Di quel pe­ riodo gli è rimasto addosso il gusto per l’eleganza un po’ re­ trò, il feeling per le ragazze (pensate che il soprannome The Italian Stallion, sia dovuto al­ l’amore per i cavalli?) e la capa­ cità di saper muovere i piedi.
Forse proprio perché aveva fret­ ta, all’esordio in azzurro a Gra­ ziano sono bastati 23’ per colpi­ re una traversa e segnare il 99° gol in carriera con allungamen­ to da tanguero e l’aria spavalda da Corto Maltese. Anzi no, da Lungo Maltese, visto che i suoi 193 cm fanno comodo a Conte.
«Sono Freccia a Prandelli contento di essere finalmente in Nazionale — dice —. Ho segna­ to e avrei potuto fare anche dop­ pietta. Con Immobile ci siamo trovati bene e siamo stati poco fortunati. Ho giocato un po’ alla Toni. Io vengo dalla Premier do­ ve i ritmi sono altissimi. Per noi non era facile affrontare una squadra come Malta. Sono stati rinunciatari e io non sono un grande fan di questo tipo di cal­ cio. Ci hanno provato nel finale, ma avremmo potuto tenere la palla per 90’ e loro non si sareb­ bero scoperti comunque nono­ stante fossero sotto. Gli avver­ sari non sono stupidi. L’Olanda ci ha dato spazi, poi tutti ci han­ no iniziato a studiare. Koeman? Mi ha dato fiducia, così come Conte. Spero di restare in Na­ zionale. Ho fatto 50 gol in Olan­ da e anche belli, mi aspettavo un po’ di considerazione da Prandelli, anche se non la con­ vocazione, ma ha fatto le sue scelte e ne aveva il diritto». Adesso però sarà contento papà Roberto, giocatore di talento e buona narrazione, visto che Graziano scherzando ha rac­ contato: «Ha giocato fino alla C ma dai suoi racconti sembrava Van Basten». Il gusto per il colpo magico però deve averlo eredi­ tato, visto che nell’Europeo Un­ der 21 del 2007, segnò con un r igore a cucchiaio per una scommessa fatta con Montolivo e Chiellini. «Sono momenti di adrenalina, l’ho fatto anche in coppa d’Olanda contro Van Basten che mi ha fatto i complimenti. Se ricapita ci riprovo». Graziano sorride. Dopo le incom­ prensioni patrie tra Lec­ ce, Catania, Crotone, Cesena, Parma e Samp­ doria («In Italia ero in­ felice», ha racconta­ to), il decollo con Az, Feye n o o rd e S o u ­ thampton lo ha ricom­ pensato con l’azzurro.
«Per Ballando con le stelle c’è tempo», con­ clude. L’ultimo valzer col pallone è lontano.