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 2014  ottobre 14 Martedì calendario

LA STATURA DI BRUNETTA NELLE BANALI IRONIE DI CHI NON SA TROVARE ARGOMENTI MIGLIORI

«Vedremo cosa dirà il super nano Brunetta!». Al grido di Grillo, migliaia di «cittadini» sul pratone del Circo Massimo hanno reagito con una sonora risata. Profeti di «un nuovo modo di fare politica», anche i pentastellati si sono conformati a quella che è ormai una tradizione della scena politica: attaccare il capogruppo di Forza Italia perché colpevole di essere alto un metro e 43 centimetri. Celebre l’«energumeno tascabile» pronunciato da D’Alema nel 2008. Poi l’ex premier si scusò con un biglietto; la dalemiana Turco, invece, pensò bene di dare ragione al suo leader di riferimento: «Trovo che Massimo sia imbattibile sul piano dell’ironia. Brunetta non ha dimostrato una grande statura...». E Bindi chiosò: «D’Alema è stato quasi simpatico». Anche il centrodestra non si è mai risparmiato; da Storace: «Un ministro spilungone»; fino a Berlusconi, in spregio all’autocritica: «Simpatico Brunetta? Di certo non si può dire che sia alto!». E ancora, Bossi, con il suo stile inconfondibile: «Nano di Venezia, non devi rompere i c...». Perfino uno come Mario Monti non ha saputo resistere, ironizzando sull’«autorevolezza di un professore di una certa statura».
Lui, l’ex ministro «anti fannulloni», non è certo un modello di aplomb. Negli anni se l’è presa contro «i parassiti dei teatri lirici», «i medici assatanati di soldi», «i poliziotti panzoni che hanno fatto solo i passacarte», «le élite di m... e irresponsabili» e più in generale contro «la sinistra permale» che «deve andare a morire ammazzata». E ha anche teorizzato che «le belle ragazze votano Forza Italia, e le brutte invece amano in prevalenza la sinistra, pauperista ed egualitaria». Insomma, se l’è un po’ cercata? No, per niente. Perché qualsiasi cosa abbia detto, o dirà, il deputato Renato Brunetta, non ha niente a che vedere con quanti centimetri è alto. E scherzarci sopra sarà anche diventato un rito bipartisan, ma è soprattutto stupido.