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 2008  aprile 20 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Grande impressione per la disavventura di una ragazza del Lesotho (Africa), che chiameremo convenzionalmente Maria, 31 anni, studentessa, figlia di un diplomatico che abita sulla via Cassia a Roma: scesa verso mezzanotte alla stazione de La Storta dal trenino che la riportava a casa, è stata avvicinata da un romeno, che l’ha obbligata con un coltello a seguirlo dietro un muro, qui le ha infilato la lama nel ventre e poi l’ha violentata a lungo. Senza cavarsela, però, perché due persone avevano visto la scena e chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari, il rumeno è scappato per i campi (La Storia è all’estrema periferia romana). L’hanno preso lo stesso. Ha 37 anni, si chiama Ioan Rus, abita in una baracca abusiva lì intorno, era ubriaco, non ha un lavoro, non si sa al momento se sia o no un clandestino ma comunque non ha precedenti. Maria è adesso fuori pericolo.

• C’è anche stata un’americana violentata a Milano.
Sì, in pieno centr largo La Foppa. Il locale dove l’ha pescata il violentatore, un venticinquenne egiziano di nome Mohamed Youssef Elsheimi, soprannominato Tito, è molto rinomato. Si chiama “The Club”. A quanto pare, Tito faceva lo strano lavoro di tener pulita la zona antistante l’ingresso, levando bicchieri, bottiglie e cartacce. Gli studenti stranieri hanno infatti l’abitudine di bere per strada, cioè si portano dietro le bottiglie quando escono dal locale. Elsheimi sperava di essere assunto al Club, un suo amico lavora là dentro. In ogni caso, verso le quattro del mattino, ha visto uscire questa americana di 21 anni, vestitino rosso attillato, un poco brilla. Ci ha attaccato bottone – era vestito tutto elegante, cravatta e scarpe di pelle nera ben lucide –, poi l’ha convinta a far due passi, senza parere l’ha fatta svoltare in via Tommaso da Cazzaniga – stradina buia, oltre tutto isolata da un cantiere –, qui l’ha scaraventata contro il cofano di una macchina e l’ha violentata. La ragazza ha gridato, ma nessuno ha sentito. Tornata indietro, s’è messa a piangere con gli amici. Questi hanno chiamato la polizia e l’egiziano è stato facilmente arrestato a casa sua, in via Bettino da Trezzo. A differenza del rumeno, ha parecchi precedenti ed è ben più che un clandestin è già stato espulso dall’Italia e dovrebbe stare a casa sua, invece che a Milano. Oltre tutto, gira con quattro alias, cioè le sue impronte digitali sono connesse a quattro set di documenti.

• Se era stato espulso, come faceva a stare a Milano?
Perché la procedura delle espulsioni, da noi, è tutta teorica: il clandestino, prima di essere imbarcato (a spese nostre) su un aereo o su un treno che lo riporti a casa, deve aspettare il suo turno in un Centro di Permanenza Temporanea, detto Cpt: non ci sono abbastanza viaggi per imbarcare subito tutti quelli che vengono presi. Ora, secondo dati forniti dal sindaco Morati, a Milano dovrebbero esserci centomila clandestini. Supponiamo di prenderli tutti quanti in un giorno. Sarebbe impossibile far qualcosa: il Cpt milanese sta in via Corelli e ha 140 posti! I clandestini, con tutti i decreti d’espulsione di questo mondo, continuerebbero (e continuano) a girare indisturbati.

• Chi ha inventato una procedura tanto cretina?
I politici. Questa procedura – che prevede il soggiorno nel Cpt e poi l’“accompagnamento alle frontiere” – stava nella legge Turco-Napolitano ed è rimasta uguale nella Bossi-Fini. La Moratti ha disperatamente chiesto negli ultimi due anni che si procedesse in modo da rendere più stringente il controllo sugli stranieri potenzialmente pericolosi, ma il precedente governo, quando è stato costretto a far qualcosa dal caso Reggiani (la signora ammazzata dal rumeno a Tor di Quinto) ha introdotto nel provvedimento un “riconoscimento del genere” (un affare complicatissimo che non c’entra niente con gli stranieri) che lo ha reso impossibile da approvare. I nuovi vincitori promettono molto in tema di sicurezza, e staremo a vedere. Leggo però che qualcuno propone l’inasprimento delle pene, una misura evidentemente destinata a far perdere tempo. Non serve inasprire le pene, serve applicarle. E che il clandestino espulso o potenzialmente delinquente torni davvero a casa sua.

• Gli stranieri che dicono?
Sono altri colpi all’immagine dell’Italia. Ieri il Corriere ha pubblicato una lista delle ultime violenze lunga mezza pagina. E ha preso in considerazione solo quelle successive a Natale. C’è la storia di Meredith a Perugia, che ha avuto un’eco tremenda. La storia dell’artista italiana Pippa Bacca, violentata e uccisa in Turchia, non ha fatto altrettanto rumore sulla stampa di tutto il mondo. Colpa anche dei rifiuti e delle mozzarelle.

• Che si può fare?
Metterci la testa. Un esercizio al quale i nostri politici sembrano negati. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 20/4/2008] (leggi)

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