Corriere della Sera 20 aprile 2008, Al. Cap., 20 aprile 2008
Pannella «prof» ai giovani: voi una categoria poco interessante. Corriere della Sera 20 aprile 2008 ROMA – Gli studenti di politica, rigorosamente under trenta, come la Civica che appoggia Rutelli, sono lì in silenzio; in cattedra Marco Pannella; la prima domanda è come avvicinare i giovani alla politica: «Se c’è una categoria che poco mi interessa è quella dei giovani»
Pannella «prof» ai giovani: voi una categoria poco interessante. Corriere della Sera 20 aprile 2008 ROMA – Gli studenti di politica, rigorosamente under trenta, come la Civica che appoggia Rutelli, sono lì in silenzio; in cattedra Marco Pannella; la prima domanda è come avvicinare i giovani alla politica: «Se c’è una categoria che poco mi interessa è quella dei giovani». L’inizio racconta molto della lezione di politica perché Pannella è un professore provocatorio e irriverente: classe 1929 e la stessa energia del 1976 «quando i Radicali sono entrati in Parlamento. I partiti ci hanno dato sei mesi di vita e invece siamo stati noi ad accompagnarli al loro estremo riposo». Pausa e sorriso, obliquo e perfido. I ragazzi insistono: ma le donne? E i giovani? «Non li reggo. Abbiamo fatto segretari di 19 anni. Dei nove in Parlamento, cinque sono donne». E la comunità Glbt? «Gay, lesbica, bisex e trans? Mi rompo anche solo a fare l’elenco. Ma, sia chiaro: io sono il frocio ufficiale della politica, sono il drogato». Il Parlamento? «Non eletto ma nominato da un’oligarchia ladra». L’eutanasia: «Giovanni Paolo II ha dovuto dire "lasciatemi tornare al Padre", volevano mandarlo per la quarta volta al Gemelli perché non avevano completato il Conclave, l’organizzazione di chi poi ha vinto». Pannella, ma se Berlusconi la nominasse senatore a vita? «Non rispondo. Però mi sarebbe caro che mi venisse proposto». Al. Cap.