Corriere della Sera 20 aprile 2008, Maria Volpe, 20 aprile 2008
Il fattore Mara. Corriere della Sera 20 aprile 2008 MILANO – Cos’è X Factor? «Quel talento speciale che trasforma una persona comune in una star»
Il fattore Mara. Corriere della Sera 20 aprile 2008 MILANO – Cos’è X Factor? «Quel talento speciale che trasforma una persona comune in una star». Simon Cowell, manager discografico e produttore musicale, ha inventato questo format nel 2004: successo strepitoso in Gran Bretagna. La casa di produzione Magnolia di Gori ha portato «X Factor» in Italia. Stesso obiettivo: lanciare una popstar. E, come accade nel format originale, pure in Italia la gara non si gioca solo tra i ragazzi, ma tra i «giudici». Ovvero Simona Ventura «capitana» dei solisti over 24, Mara Maionchi che guida i giovanissimi (16-24 anni) e Morgan bandiera dei gruppi vocali. Scontri canori (tra i ragazzi), scontri verbali (tra i giurati). Il confronto è spesso duro: ognuno difende i suoi talenti. Che non sono male. Come ha avuto modo di sottolineare un cantautore come Sergio Cammariere i ragazzi sono bravi: «ho sentito più talenti lì che all’ultimo Sanremo». E infatti gli ascolti sono cresciuti: «X Factor» è partito, su Raidue, il 10 marzo con un 9.35% di share e 1.978.000 spettatori (sotto le aspettative); lunedì scorso è stato seguito da 2.826.000 di persone con l’11.76%. Buon risultato. Certo, presto per dire se nascerà una stella. Ma di certo è nato un personaggio: Mara Maionchi. Gli addetti ai lavori, nel mondo della discografia, la conoscono bene: ha lavorato con i più grandi artisti (Mogol, Battisti, De André), ha scoperto e lanciato Gianna Nannini e Tiziano Ferro. «Animale» musicale, fiuto, simpatia, modi spicci, classe 1941. Di fianco a lei scolorisce (un po’) perfino un vulcano come Simona Ventura. Le due non sono quasi mai d’accordo su nulla, ma si piacciono. «Simona è molto simpatica, mi fa molto ridere». Con Morgan poi ci sono scontri epici. Per la verità lei lo prende in giro, gli dice che viene dalla Transilvania, «con quel suo stile vampiresco ». Ma precisa: «Ci vogliamo molto bene». Super blobbato e ormai cult è il suo «vaffa» esploso in diretta quando le hanno eliminato una delle sue ragazze. «Lo sapevano che io dico le parolacce – racconta divertita la Maionchi con chiaro accento romagnolo – non riesco proprio a trattenermi. Combatto molto per le cose in cui credo. Certo mi ha sorpreso essere così "blobbata", essere diventata personaggio. Me ne accorgo al supermercato. Dopo la prima puntata non mi riconosceva nessuno, oggi invece...Certo se ci ripenso, la prima volta in onda non ero molto a mio agio: sembravo la nonna dei tre porcellini con quella giacchetta rosa». Mara non è un’insegnante, è una produttrice con una grande dose di umanità: «Parlo con l’artista e cerco di fargli capire eventuali errori. Faccio lo scavatore d’oro». E come si riconosce il fattore x? «Istinto e fortuna». Cantonate nella sua carriera ne ha prese? «Tante. La più cocente? Era l’88, Ron mi portò Biagio Antonacci, era giovanissimo, non mi colpì. Come è noto è diventato un grande artista alla faccia mia. E son contenta, se Dio vuole non ci sono solo io». Come del resto non ci siete solo voi in televisione. Anzi, ancor prima di voi, è nato «Amici», grande successo di Maria De Filippi. Le piace? Che ne pensa? «Non l’ho mai visto troppo perché non è solo sul canto. I ragazzi fanno tutto benino – cantano, ballano, recitano ”, ma non lavorano in un àmbito specifico». Onestamente c’è qualcuno tra i ragazzi di «X Factor» che avrebbe le carte in regola per diventare una star, come è accaduto nel 2006 con Leona Lewis in Inghilterra? «Nei paesi anglofoni non hanno gare musicali dunque quel programma è stato un boom. Da noi è diverso, abbiamo Sanremo da 50 anni. Ma penso che ragazzi con le carte in regole ce ne siano eccome a "X Factor". Chissà, magari nascerà una stella ». Maria Volpe