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 2008  aprile 19 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

La Lega vuole la Regione Lombardia, la Lega vuole la Regione Veneto, la Lega vuole tre Regioni, la Lega vuole quattro ministeri, la Lega vuole la presidenza del Senato, la Lega vuole il ministero degli Interni, la Lega vuole la lista dei ministri subito, la Lega da adesso in poi parla solo con Berlusconi e basta, la Lega vuole Milano capitale...

• Esagerato.
L’ha scritto la Padania ieri. E le esagerazioni della Lega vanno prese con un sorriso. Bisogna ricordarsi il caso di Treviso. Se non si tiene presente Treviso non si capisce niente della Lega.

• Che c’entra Treviso?
A Treviso comanda Giancarlo Gentilini, quello col nasone, che una volta fa il sindaco e una volta fa il pro-sindaco, alternandosi col fedele Gobbo e durando così da una ventina d’anni. Ma sì, lo conosce anche lei: disse che avrebbe tolto le panchine dai giardini pubblici «così quelli non ci mettono più il culo sopra», un’altra volta esortò a sparare agli immigrati «come ai leprotti», un’altra sostenne che i clandestini vanno deportati «con i vagoni piombati», poi a quelli dell’Ulivo promise un colpo alla nuca secco «così non soffrono», eccetera. Tutte le volte partono gli inviati dei giornali, escono titoloni in prima pagina, la sinistra e i filosofi si indignano. Senonché, nella realtà, a Treviso nessuno ha mai sparato a nessun immigrato, neanche dopo che due clandestini hanno sgozzato e seviziato i due vecchi guardiani della villa di Gorgo. E invece a Castelgarden, appena fuori dalla città, c’è la moschea, e Treviso dà lavoro a centomila stranieri e ha persino fatto il gemellaggio con Timisoara. Perciò Gentilini è come Bossi, le spara grosse perché se no non si diverte. Quando però Bossi è andato a fare il rito celtico sul Po, gli ha telefonato e gli ha detto: «Xè una storia da mona». La stessa cosa adess Bossi vuole questo e vuole quello, tre regioni e quattro ministeri. Ma è solo propaganda, per far vedere ai fedeli che ce l’ha duro. Si metteranno d’accordo benissimo e ha ragione Berlusconi a spiegare che non c’è problema. Gliel’ho già detto l’altro giorn darà molti più guai Di Pietro a Veltroni che Bossi a Berlusconi. E infatti: Di Pietro ha comunicato che lui non si fonde col Pd manco per niente. La fusione gli sarebbe costata cinque milioni di euro e addio impegni pre-elettorali.

• Ma alla fine Bossi che vuole?
Non lo sa? Ma se lo sanno tutti! Sicurezza e federalismo fiscale. per via della sicurezza che Bossi vuole il ministero degli Interni, cioè il ministero che comanda la polizia. Dice: la gente ha votato per la Lega perché la Lega gli garantisce che un indulto non lo approveremo mai. La gente – dice – sa che contro clandestini, malavita albanese o romena o nigeriana non c’è nessuno deciso come noi. Perciò – dice – il ministro di Polizia deve essere uno della Lega, unico modo di star tranquilli.

• Sì, la sicurezza la capisco. Ma il federalismo fiscale? Che diavolo è?
Il ragionamento è quest noi oggi paghiamo le tasse al centro, cioè a Roma. Roma, con la finanziaria, ridistribuisce poi in periferia il denaro in modo da riequilibrare le differenze economiche tra una Regione e l’altra. In questo va e vieni le Regioni ricche – come la Lombardia – ci rimettono, cioè danno allo Stato più di quello che ricevono. Le Regioni povere – come la Calabria o il Molise – ci guadagnano, perché ricevono più di quello che dànno. La Lega dice: i soldi dei lombardi ai lombardi, basta con Roma, eccetera. Ora questo ragionamento ha due giustificazioni, diciamo così, logiche. Prim è meglio organizzato un sistema che fa pagare la gran parte delle tasse agli amministratori del territorio. Oltre tutto questo permetterà di giudicare più correttamente i politici, perché il cittadino vedrà meglio come saranno stati spesi i suoi denari. Seconda giustificazione: come mai una Regione cosiddetta povera resta povera dal tempo dei tempi e non si riprende mai dalla sua condizione? Non sarà che la sicurezza di un flusso di denaro sufficiente da altre Regioni la tiene un po’ troppo tranquilla, per non dire disinvolta? Il centralismo fiscale ha invece la sua ragion d’essere proprio nel principio sociale di soccorrere chi è in difficoltà. E questa capacità di giudizio la si può avere solo stando al centro.

• Dopo di che, Comuni, Province e Regioni sono i massimi sperperatori del denaro pubblico.
Vero. E non vogliamo neanche toccare (per ora) il capitolo terribile dei derivati e delle ristrutturazioni finanziarie fatte da più di trecento amministrazioni. Ma la Lega risponde: spendono e spandono perché non sono soldi loro e sono sicuri che lo Stato, l’anno dopo, ripianerà il debito. Fagli incassare i soldi direttamente, e poi vediamo. Anche questo non è un ragionamento privo di logica. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 19/4/2008] (leggi)

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