La Repubblica 20 aprile 2008, GIANNI MURA, 20 aprile 2008
SE TORNASSIMO TUTTI COME CERTI PULCINI
La Repubblica 20 aprile 2008
Buona parte della rubrica è dedicata alle minoranze. Lo dico subito così uno sa come regolarsi. I comunisti, per cominciare. Sono spariti dai banchi del parlamento ma qualcuno è rimasto in panchina, e si parla di serie A. Non allenerà mai il Milan. Curioso che Berlusconi per festeggiare abbia invitato Putin, che probabilmente comunista è stato, a meno che non dessero la prima poltrona del Kgb a un dissidente. Curioso che per molti italiani "comunisti e fascisti è la stessa cosa", ma dei fascisti ci si preoccupa molto meno, sarà che sono più trendy. Gigi Cagni, intervistato da Avvenire: «Mi sento come a 16 anni, un tornitore e fresatore specializzato. Turno di notte dalle 22 alle 6 all´Iveco. Un incubo». Già, ma adesso? «I soldi sono tanti, troppi. Il vero problema però non sono i milioni che guadagnano i calciatori, che di fatto alimentano la baracca, ma i tanti che non c´entrano niente e si riempiono le tasche a tradimento. A questa gente qualche anno di fabbrica farebbe solo bene». Ma i calciatori, come sono? «Quando ho cominciato ad allenare guadagnavano di meno e quindi erano un po´ più ricchi di valori. Oggi è un disastro. Non leggono un giornale, nemmeno quelli sportivi. Hanno sempre da fare con quella dannata playstation. Non sopporto il divismo che impera, perciò gli ripeto: invece di guardarvi i tatuaggi o di pettinarvi prima dell´inquadratura di Sky, ricordatevi che siete degli esempi, specie per i bambini». Un panorama dominato dall´ignoranza. «Non esageriamo e ricordiamoci che viviamo in un´Italia in cui hanno chiesto a un deputato cos´era la Consob e lui non lo sapeva, e altri hanno fatto scena muta quando gli hanno chiesto dov´era il Darfur. E allora cosa ci dobbiamo aspettare da questi ragazzi?».
[Qualcosa. Non si sa da dove arriva, ma qualcosa si aspetta sempre. Sulla Nuova Sardegna di venerdì è riportato un bell´episodio accaduto in una gara tra "pulcini" (10 anni). Si gioca Puri e Forti Nuoro contro Pizzinnos Macomer. La squadra di Nuoro è avanti 1-0. C´è un cross e Marco Capello segna di testa, almeno così credono tutti. L´arbitro indica il centro del campo. Capello va dal suo allenatore, Mario Murru, e gli dice: «Ho fatto gol con la mano». E Murru gli dice: «Se credi che sia giusto vincere così, stai zitto. Sennò lo dici all´arbitro». E Capello lo dice all´arbitro. Gol annullato. Strette di mano. Per la cronaca, come si usa dire, è finita 2-0 per la squadra di casa.]
E sta finendo anche per i tipici taxi neri di Londra, gli FX4 che per mezzo secolo hanno caratterizzato il traffico cittadino. Leggo sulla Stampa che andranno in pensione. Già triste per la scomparsa dei taxi gialli a Milano, prendo atto. A Londra, sono in via d´estinzione (causa dilagare telefonini) anche le belle cabine telefoniche rosse, disegnate nel 1924 dall´architetto Gilbert Scott. Gli autobus a due piani, i Routemaster, sono ridotti a una decina d´esemplari, che coprono solo due tratte urbane per turisti. La sorte dei taxi è segnata in quanto «Mann& Overton, che distribuisce il nuovo modello di taxi TX4, ha deciso di offrire 3000 sterline (quasi 4000 euro) ai conducenti che rottameranno il vecchio veicolo in cambio di uno nuovo. Offerta irresistibile, visto che un FX4 vale sul mercato dell´usato dieci volte di meno».
Ancora dalla Stampa, una notizia che mette di buon umore e poi di cattivo umore. Si parla di pubblicità ingannevole. Nei primi sei mesi del 2007 dal Garante per la Concorrenza sono arrivati 2,18 milioni di multe, che portano a 7,729 milioni di euro le sanzioni degli ultimi due anni: 344 violazioni riscontrate su 385 casi esaminati. Fin qui, umore buono: c´è qualcuno che ci protegge. Al primo posto tra i messaggi inaffidabili, quelli delle aziende di telecomunicazione, seguono le finanziarie, il turismo e i prodotti dimagranti. Qui il buon umore lascia spazio al cattivo umore. Un messaggio pubblicitario inaffidabile (questione di aggettivi: taroccato) mi garantisce qualcosa che non avrò: un prestito vantaggioso che invece è ai confini dello strozzinaggio, un albergo incantevole che potrebbe rivelarsi una topaia, una pappa d´alghe che non fa perdere due chili. Fare un po´ di nomi e cognomi di multati non sarebbe male, credo. Qualcuno ci protegge ma non ci informa. Quindi non c´è difesa, se sappiamo il peccato ma non il peccatore.
[A proposito di peccati, "Pretacci" ne è quasi l´anagramma . E´ il titolo di un libro scritto da Candido Cannavò con molta passione, tutta quella che l´argomento merita. Racconta storie di preti di strada, di marciapiede, di confine, di frontiera, di lotta ma non di governo. Gente che si sbatte, si batte (anche contro la mafia) , dibatte poco ma combatte molto e non s´abbatte. Don Ciotti, don Colmegna, don Rigoldi, monsignor Bragantini, padre Zanotelli, don Benzi, don Santoro e altri. Tutti portatori sani di solidarietà, che non è una malattia anche se in giro si notano molti impegnati a contrastarla, ad arginarla, che non diventi contagiosa. Dopo i libri sull´handicap e sulle carceri, Cannavò ha completato la trilogia sull´umanità dei dimenticati, dei respinti, degli umiliati e di quelli che stanno dalla loro parte, di quelli che vanno controvento perché sanno dove può portare, il vento che tira. ]
GIANNI MURA