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 2008  aprile 21 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Non se ne sa praticamente niente, ma le agenzie ieri hanno battuto la notizia che un’altra ragazza sarebbe stata violentata a Torino, nel quartiere Pozzo Strada, da due albanesi conosciuti in un locale... una ragazza di 27 anni...

• Ma quante sono le donne violentate in Italia?
Nel Rapporto sulla criminalità 2007 si sostiene che sono 13 al giorno. un dato che si basa sulle denunce. Senonché, secondo l’Istat, il 96% delle donne denunciate, sta zitta e non dice niente a nessuno. Non ho idea di come l’Istat abbia costruito questa percentuale del 96%, ma se questa percentuale è vera il numero delle donne violentate tutti i giorni in italia va portato a 325. Il che darebbe il numero spaventoso di 118 mila 625 donne violentate ogni anno in Italia. Violentate, e quasi sempre silenziose.

• Ma perché stanno zitte?
Ci aiuta a capire questo punto il professor Marzio Barbagli, che ha stilato quel Rapporto sulla criminalità che abbiamo citato all’inizio. Barbagli riassume altri dati Istat: le donne che denunciano la violenza sessuale sono il 4% quando il violentatore è il partner (cioè il fidanzato o il marito), sono il 6% quando il violentatore è qualcun altro. Quasi sette volte su 10 il violentatore è però proprio il marito o il fidanzato...

• Il marito può essere un violentatore?
Sì, perché il matrimonio non consegna il corpo di un partner all’altro perché ne disponga. Il rapporto sessuale anche tra coniugi non può essere il risultato di un sopruso, la moglie deve essere d’accordo. Su questo, ci sono decine di sentenze. E del resto, è uno dei tratti più giusti, uno dei punti d’arrivo nello sviluppo della nostra civiltà. Anche sulla Gazzetta è stata raccontata la storia di Nojoud, la bambina yemenita di 8 anni di cui il marito trentenne poteva fare, secondo le abitudini di quel Paese, quello che voleva. Noi non siamo, non vogliamo e non dobbiamo essere così.

• E qui casca l’asino. La maggior parte delle volte il violentatore è straniero.
Non si illuda: nel 2004 il 65 per cento delle volte lo stupratore denunciato era italiano. Quindi gli italiani stupratori sono molti. vero però che la percentuale di immigrati che violentano donne è molto alta, cioè in Italia la popolazione residente straniera è del 5%, mentre gli stranieri denunciati per stupro erano, sempre nel 2004, il 35 per cento del totale. E nel 2005-2006 questa percentuale era salita al 38,1%. Con questa graduatoria tra le comunità: primi i romeni (il 6,7% del totale), secondi i marocchini (5,9), terzi gli albanesi (3,7). Teniamo conto che sono numeri significativi fino a un certo punto, dato il basso numero di donne che parlano. Ma nel 2007 s’è avuto comunque un incremento di denunce del 15 per cento, da attribuire in gran parte alla comunità romena. la situazione di cui parlammo all’epoca dell’omicidio di Giovanna Reggiani, la signora ammazzata a Tor di Quinto dal rumeno Nicoale Mailat: con l’ingresso della Romania nella Comunità europea, venire in Italia è risultato facilissimo. Gli stessi rumeni hanno detto varie volte che da noi la vita è facile e tutto è permesso, e dunque per un criminale non c’è ragione di restare a casa sua dove non gliene fanno passare neanche una. Vengono qui e, paradossalmente, il tasso di criminalità in Romania risulterebbe nettamente diminuito. Oltre tutto noi siamo molto più ricchi e c’è un maggiore tornaconto a rapinarci.

• Quindi la Lega ha ragione a chiedere il pugno duro, eccetera?
La Lega ha vinto le elezioni soprattutto sul tema della sicurezza. E il Partito democratico a Roma è nei guai proprio per l’episodio tragico della Reggiani e per i rimproveri internazionali che sono stati rivolti a Veltroni, sindaco in quel momento, addirittura dal Papa. Se è vero infatti che l’ordine pubblico non è nelle mani dell’amministrazione comunale (ed è uno sbaglio), è altrettanto vero che il degrado del territorio, il lassismo nel far crescere le baraccopoli, la sciatteria nell’ordine urbano generalmente considerato è la conditio sine qua non dello sviluppo criminale. E a Roma sono nate negli ultimi anni una sessantina di baraccopoli. Quanto alla Lega, che ieri ha ottenuto da Berlusconi il ministero dell’Interno per Maroni (oltre a quello delle Riforme per Bossi e alla vicepresidenza del Consiglio per Calderoli), non servirà varare leggi più dure, ma ragionare sulle procedure che rendano certe l’espulsione e la pena, rapido il processo almeno in caso di flagranza, meno blanda la carcerazione preventiva per i reati ripetibili. Mailat, l’assassino della Reggiani, è stato processato per direttissima, ma la sentenza non c’è ancora. Il primo rumeno espulso dopo quel delitto, di nome Stefano Chirila, era già rientrato in Italia dopo venti giorni. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 21/4/2008] (leggi)

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