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 2008  aprile 21 Lunedì calendario

La situazione politica italiana

• In termini di seggi, le elezioni sono andate così:

CAMERA
PdL 272
Lega 60
Mpa 8
Totale di coalizione 340

Pd 211
IdV 28
Totale di coalizione 239

Udc 36
Altri 3

SENATO
PdL 144
Lega 25
Mpa 2
Totale di coalizione 171

Pd 116
IdV 14
Totale di coalizione 130

Udc 3
Altri 5

• È facile constatare che se nel corso della legislatura la Lega decidesse di uscire dal centro-destra, Veltroni metterebbe insieme un numero sufficiente di parlamentari per fare maggioranza. L’ipotesi è del tutto irrealistica, ma serve a far capire la forza di Bossi e la ragione per la quale il Pd grida che i leghisti creeranno al governo un mucchio di problemi. L’opposizione cerca di infilare un cuneo nella compattezza della maggioranza e di darsi qualche speranza di recupero. Le distanze tra i due schieramenti nell’una e nell’altra Camera dicono che questo cammino di recupero sarà piuttosto lungo.

• L’ultima riunione ad Arcore di domenica scorsa sembra oltre tutto aver spazzato via le nubi relative alla distribuzione di ministeri, presidenze di Camera e Senato, eccetera. Il punto dolente riguardava Formigoni, stanco di fare il governatore della Lombardia e desideroso di scendere a Roma o per fare il ministro o per presiedere il Senato. Questo spostamento avrebbe provocato parecchi problemi, e alla fine Berlusconi sembra averlo evitato: Formigoni dovrebbe restare al suo posto fino al 2010, scadenza naturale del consiglio regionale lombardo. I ministri del prossimo governo dovrebbero essere questi:

• Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Vicepresidenti del Consiglio Gianni Letta (Forza Italia) e Roberto Calderoli (Lega)
Ministro dell’Economia Giulio Tremonti (Forza Italia)
Ministro degli Esteri Franco Frattini (Forza Italia)
Ministro degli Interni Roberto Maroni (Lega)
Ministro della Difesa Ignazio La Russa (An)
Ministro delle Attività produttive Claudio Scajola (Forza Italia)
Ministro del Welfare Gianni Alemanno (An)
Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli (An)
Ministro della Cultura Paolo Bonaiuti (Forza Italia)
Ministro dell’Istruzione Sandro Bondi (Forza Italia)
Ministro dell’Ambiente Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia)
Ministro della Giustizia Giulia Bongiorno (An)
Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (Lega)

• Ci saranno poi sei ministri senza portafoglio, cioè senza personale amministrativo: Bossi (Riforme), Prestigiacomo (Pari opportunità), Rapporti con il Parlamento (Vito), Innovazione tecnologica (Stanca), Politiche comunitarie (Poli Bortone), Affari regionali (Gelmini). A Fini sarà assegnata la presidenza della Camera, quella del Senato è ancora in ballo (Schifani?).


• Poiché la legge e un impegno personale di Berlusconi prevedono che il gabinetto non sia costituito da più di 60 persone, restano da distribuire ancora 39 posti da sottosegretario. Anche l’altro impegno di Berlusconi – inserire nel gabinetto quattro donne – sarà rispettato: l’organigramma prevede la presenza di Brambilla, Bongiorno, Prestigiacomo e Poli Bortone. [Giorgio Dell’Arti]