Elvira Serra, Corriere della Sera 21/4/2008, 21 aprile 2008
MILANO
Se non è un ponte sull’eternità, è un elisir di giovinezza. Perché niente, più che cambiare un paio di pannolini, ti dà l’energia di un ventenne e ti fa pensare di aver tutta la vita davanti. Quella di tuo figlio, almeno. Alla lunga lista di Abramo ora si è aggiunto anche il violinista Salvatore Accardo. L’annuncio: «Prima di adesso l’emozione più forte della mia vita è stata imbracciare, a soli 17 anni, il "Cannone" di Paganini. Ma tra poco finirà al secondo posto. A fine agosto dovrebbero nascere due gemelle. Attendo con ansia questo momento. Non ho avuto altri figli, ma tutti i miei amici dicono che la paternità ti cambia la vita». A soli 67 anni.
Accardo non è l’eccezione. Perché se si esclude Abramo, che aveva cento anni quando gli è nato Isacco, i Matusalemme della storia recente vanno dall’attore Anthony Queen (ebbe il tredicesimo figlio ottantunenne) al Nobel per la letteratura Saul Bellow (diventò padre per la quarta volta a 84 anni), da Charlie Chaplin (decima paternità a 73 anni) a Clint Eastwood (ottava a 67). E l’Italia non è da meno: Mario Monicelli padre a 74 anni, Franco Tatò a 69, Mike Bongiorno a 65.
Nessuno discute la gioia del genitore brizzolato. Ma cosa dire del piccino che si ritrova con un papà-nonno? «Io non ho mai notato la differenza, per me era naturale. Mio padre è sempre stato molto energico, facevamo insieme di tutto: banalmente, giocavamo a pallone e lui ogni volta cercava di vincere, c’era tra noi un rapporto sportivo-agonistico tipico suo, molto affettuoso», racconta con qualche resistenza Jacopo Gassman, ultimogenito del mattatore, 58 anni di differenza tra i due. «Papà sei antico? Onestamente non gliel’ho mai detto. Lui era un grande intellettuale, mi ha trasmesso tante di quelle cose che mi sento un privilegiato». Il vantaggio dell’età: «Aveva acquistato più dolcezza: quando diventi padre così adulto sei davvero pronto».
Il figlio del Laureato, Leonardo Bongiorno, qualche differenza con i papà dei suoi compagni di classe l’ha notata. «Il mio non mi portava mai allo stadio o a pescare. Però ammetto che è la figura alla quale devo i valori più alti: onore, rispetto e dignità». Diciannove anni, un padre di 65 più grande, su certe cose non prova neanche più ad «aggiornarlo ». «Con Internet ci ho rinunciato, ma lo capisco, è talmente lontano dal suo modo di pensare e poi non gli serve neanche». Però su altre si è impuntato. «La discoteca, per esempio: a lui sembrava un luogo di perdizione. Ho dovuto fargli capire che se esco con i miei amici faccio cose tranquille ». Risultato: «Una volta l’ho portato all’Old Fashion (una discoteca di Milano,
ndr), prima che cominciasse la serata. Diciamo che adesso mi aspetta sveglio quando torno tardi».
Conclude Albano Carrisi, 65 anni e sei figli (Ylenia è scomparsa nel ’94). «La vita è imprevedibile, mai avrei immaginato di sopravvivere a uno di loro. Da giovane quando sentivo di Picasso e di Anthony Queen storcevo il naso. Ma ora, che ho i bimbi più piccoli di 5 e 6 anni, penso che la scelta di esser padre non è mai un atto di egoismo. E anzi, credo di non aver ancora finito!».
Elvira Serra Saul Bellow
Il Nobel per la letteratura con il figlio Adam, avuto negli Anni ’50.
L’ultimogenita è nata nel 1999
Vittorio Gassman
Ha avuto quattro figli. Qui è con l’ultimo, Jacopo, e la mamma Diletta D’Andrea. Tra padre e figlio 58 anni di differenza
Jean-Paul Belmondo
«Bebel» con l’ultima moglie Natty, che gli ha dato il quarto figlio. Belmondo è diventato padre per la quarta volta a settant’anni, dopo un ictus che lo aveva dato per spacciato
Mike Bongiorno
Non chiama più «Leolino» il suo adorato terzogenito, Leonardo, avuto a 65 anni
Michele Placido
Di nuovo padre a 60 anni con Federica Vincenti
Salvatore Accardo
Il violinista, 67 anni, sarà padre di due gemelle ad agosto