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 2016  gennaio 22 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Mentre le Borse tirano il fiato (ne parliamo nell’altra pagina) occupiamoci del consiglio dei ministri di stanotte, assai reclamizzato per via delle misure contro i cosiddetti furbetti del cartellino, ma importante anche per tutta un’altra serie di provvedimenti. La ministra Marianna Madia (Semplificazione e Pubblica Amministrazione) ha presentato i primi undici decreti attuativi relativi alla riforma della burocrazia. E in più, la Camera ha votato, tra le contestazioni della destra, il disegno di legge sul cosiddetto «whistleblowing», cioè lo «spifferare», relativo a quelli che denunciano i casi di corruzione di cui vengono a conoscenza per esperienza diretta e che, quando il provvedimento sarà approvato anche dal Senato, saranno protetti e incoraggiati dalla legge.

Sa che il concetto di «decreto attuativo» non mi entra in testa?
Il governo si fa approvare dal Parlamento una legge delega, nella quale sono definiti alcuni criteri generali di una riforma. In altri termini: la legge delega non entra nei dettagli ma fissa solo dei paletti. Si chiama «legge delega» proprio perché il Parlamento incarica il governo di precisare lui i dettagli - tutti rispettosi dei paletti decisi in precedenza - attraverso l’emanazione, entro una data stabilita, di una serie di decreti attuativi (decreti che attuano la legge delega). La riforma della Pubblica Amministrazione è, appunto, una legge delega e la Madia ha cominciato, nel consiglio dei ministri dell’altra notte, a emanare i decreti attuativi. Undici decreti attuativi, che seguono un primo decreto attuativo di novembre, meno clamoroso di questi di adesso.  

Che cosa dicono questi decreti di adesso?
Molte cose, che le elenco in un lampo: concorso pubblico per mettere a ruolo 63.712 insegnanti; taglio delle partecipate, o loro fusione; nessun premio ai manager delle partecipate che chiudono i bilanci con risultati negativi, e anzi possibilità di revoca dei medesimi; meno poteri alle Regioni nelle nomine dei dirigenti delle Asl; settemila militari del corpo forestale sono trasferiti d’ufficio all’Arma dei carabinieri, il che significa che quel corpo, tanto chiacchierato per le pratiche di sottogoverno, è praticamente disciolto; divisione delle competeneze tra le forze dell’ordine (tra l’altro: polizia nelle grandi città, carabinieri nel resto del territorio);112 come unico numero per le emergenze; taglio dei tempi delle procedure amministrative; diritto di accesso agli archivi pubblici. E poi le norme relative ai furbetti del cartellino.  

Che sarebbero, se non ho capito male, quelli che timbrano e poi se ne tornano a casa o vanno a lavorare da un’altra parte. Oppure che non timbrano quando escono prima, in modo da andare in straordinario. Oppure quelli che timbrano al posto di qualcun altro e poi si fanno restituire il favore.
Sì, quel tipo di persone così, che stanno ovunque, e che sono state colte con le mani nel sacco a Sanremo. Renzi, la Madia e gli altri hanno sostenuto con forza che questa gente, oltre al danno materiale, ne produce uno gravissimo d’immagine: convincono gli utenti che tutta l’amministrazione dello Stato è così, cioè nuocciono gravemente a quelli che, all’interno degli uffici, lavorano seriamente. Uomini e donne che esistono, fanno il loro dovere e devono pagare una cattiva reputazione di cui non hanno nessuna colpa.  

Che cosa si farà contro i furbetti?
Il dirigente che avrà la prova provata, per esempio attraverso un filmato, che il burocrate Tizio ha timbrato e se n’è andato da un’altra parte, avrà l’obbligo di sospenderlo dal servizio e dallo stipendio entro 48 ore. Entro un mese il lavoratore fellone dovrà essere licenziato (o riassunto se la mancanza non sussiste) e rischierà anche di dover pagare una multa equivalente a sei mesi di stipendio. Se il dirigente trascurerà di prendere provvedimenti contro il dipendente fellone, rischierà lui stesso multa e licenziamento.  

Il sindacato e Brunetta dicono che queste norme c’erano già. La Camusso è molto polemica, ha sostenuto che l’azione del governo «è solo propaganda».
È un fatto che tutta la normativa messa meritoriamente in piedi da Brunetta contro i fannulloni della Pubblica Amministrazione ha prodotto risultati risibili, perché la Pubblica Amministrazione resiste a qualunque riforma. L’assenteismo dei dipendenti è figlio dell’assenteismo e della pigrizia dei capi, e il pericolo per i dirigenti di essere sanzionati a loro volta se lasceranno correre potrebbe essere un deterrente efficace. È vero però che è anche necessario un ripensamento generale sulla nostra burocrazia (non dimentichiamo che la burocrazia è parte indispensabile della macchina statale). A Sanremo, dopo il famoso scandalo, hanno licenziato quattro fannulloni e sa che giustificazione si è sentita dare da questi fannulloni la dottoressa Concetta Orlando, segretario generale del Comune? «In ufficio ci andavamo il meno possibile perché non c’era praticamente niente da fare...». Affermazione che, dopo un minimo di indagine, è risultata vera. Anche la burocrazia è servita, infatti, in questi anni a comprare consenso. Che importanza aveva se gli impiegati assunti erano troppi e il loro costo ricadeva su tutti gli altri cittadini? (leggi)

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