Carlotta Scozzari, Il Messaggero 22/1/2016, 22 gennaio 2016
DEUTSCHE BANK, ROSSO CHOC DA 6,7 MILIARDI
Le azioni di Deutsche Bank scivolano in Borsa nel primo giorno di mercato utile dopo le perdite miliardarie annunciate la sera del giorno prima. Le azioni della banca tedesca hanno perso il 3,4% dopo essere arrivate a cedere anche il 9% nel corso della seduta. Deutsche Bank, secondo le stime (i dettagli sui numeri preliminari arriveranno il 28 gennaio), ha archiviato il 2015 con una maxi perdita netta di 6,7 miliardi di euro, con un risultato ante imposte negativo per 6,1 miliardi e con ricavi a quota 33,5 miliardi. Risultati sui quali, avverte la stessa banca in una nota, pesano come macigni 5,8 miliardi di svalutazioni di avviamento e altre attività intagibili, oltre che 5,2 miliardi di accantonamenti per contenziosi legali e un miliardo di oneri di ristrutturazione. L’istituto guidato da John Cryan e Jürgen Fitschen stima di avere chiuso in rosso anche l’ultimo trimestre del 2015, a causa di svalutazioni per 800 milioni e, soprattutto, di oneri legati a contenziosi e cause legali per 1,2 miliardi, la maggior parte dei quali non dovrebbero godere di deducibilità fiscale. Un mix di fattori che dovrebbe condurre a una perdita netta trimestrale pari a 2,1 miliardi e a un risultato pretasse negativo per 2,7 miliardi, a fronte di ricavi pari a 6,6 miliardi.
Le anticipazioni sull’andamento della banca tedesca nel 2015 hanno fatto scattare copiose le vendite in Borsa degli investitori, che tuttavia si sono ridimensionate in chiusura, quando Deutsche Bank, sul listino di Francoforte, è riuscita a limitare i danni a un calo del 3,4 per cento. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l’ultimo trimestre del 2015 «conferma la nostra opinione che il nuovo management della banca sta affrontando una missione molto complessa», anche perché le questioni legate ai contenziosi legali «proseguiranno per parecchi anni».
Deutsche Bank è destinataria di tutta una serie di cause e contenziosi legali per presunti comportamenti illeciti, tra cui manipolazione dei tassi interbancari e nel trading di metalli preziosi oltre che riciclaggio in Russia.
Intanto, ieri Finanza & Futuro, la rete italiana di promotori finanziari di Deutsche Bank, ha annunciato di avere chiuso il 2015 con una raccolta netta di 1,5 miliardi di euro, in crescita di oltre il 10% anno su anno.
Carlotta Scozzari