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 2016  gennaio 22 Venerdì calendario

La lingua più veloce del mondo è quella del camaleonte: scatta da 0 a 100 chilometri orari in un centesimo di secondo

Da 0 a 100 chilometri orari in un centesimo di secondo: ad essere oltre duecento volte più scattante delle auto più veloci è la lingua di un piccolo camaleonte della Tanzania, il Rhampholeon spinosus, che uno studio pubblicato su Scientific Reports indica come l’animale capace del movimento più fulmineo tra tutti i vertebrati superiori (rettili, uccelli e mammiferi). «Il meccanismo che fa scattare la lingua di tutti i camaleonti è formato da tessuti elastici nella lingua stessa, che normalmente è ripiegata come una fisarmonica, dal muscolo proiettore e dall’osso ioide, un osso a “V” rovesciata posto sopra alla lingua, che la trattiene. Quando il camaleonte adocchia un insetto, il muscolo proiettore della lingua si contrae, e carica di energia i tessuti elastici. Poi il muscolo sposta l’estremità dell’osso ioide e i tessuti elastici della lingua scattano in avanti, liberando tutto d’un colpo l’energia compressa» spiega al Venerdì l’autore dello studio, Christopher Anderson, ricercatore in morfologia dei vertebrati alla Brown University di Providence. «Ciò che distingue il Rhampholeon è che ha una mandibola più grande, in proporzione al corpo, rispetto alle altre specie, e quindi un apparato proiettore molto efficace: quando la sua lingua scatta, ha un rapporto potenza/peso di 14.040 watt per chilogrammo. Per fare un paragone con i muscoli umani, si tratta di una performance 2000 volte superiore a quella di un ciclista professionista».
Anderson ha misurato le capacità di proiezione della lingua di 55 camaleonti di 20 specie durante 279 catture di insetti. «Solo nelle specie più piccole, come il Rhampholeon, la lingua si estende fino a 2,5 volte la lunghezza del corpo, mentre negli altri supera a stento le due volte» spiega Anderson. La ragione per cui le specie più piccole hanno la lingua – proporzionalmente – più lunga è dovuta, per Anderson, al metabolismo. «Rispetto alle dimensioni del corpo, i camaleonti più piccoli devono mangiare più cibo. E per farlo hanno bisogno sia di una lingua che arrivi più lontano, sia di una mandibola che permetta di cibarsi anche degli insetti meno piccoli. Queste due necessità hanno fatto del Rhampholeon uno straordinario atleta».