la Repubblica, 22 gennaio 2016
I guai di Deutsche Bank: 6,7 miliardi di perdite e il crollo in Borsa
Anche le banche tedesche piangono: ieri è toccato a Deutsche Bank, colosso finanziario teutonico, perdere in Borsa quasi quattro punti percentuali. Colpa delle perdite sostenute dall’istituto di Francoforte legate alle spese legali e ai risarcimenti milionari, che porteranno Deutsche Bank a chiudere il quarto trimestre con un rosso di 1,2 miliardi e l’intero 2015 con 6,7 miliardi di perdite. Lo scorso anno la prima banca tedesca ha infatti dovuto sostenere spese straordinarie per 12 miliardi, di cui quasi la metà legate agli accantonamenti a copertura di circa 6mila contenziosi per scandali come la manipolazione dei tassi interbancari o il riciclaggio in Russia. Il nuovo presidente del consiglio di gestione, John Cryan, ha promesso per il futuro un cambio di cultura, ieri il capo della divisione obbligazionaria è stato costretto a rassegnare le dimissioni, ma gli investitori restano preoccupati dalla mole di costi e contenziosi legata alla passata gestione. Se per la capogruppo tedesca il 2015 è stato un annus horribilis, per la controllata italiana il bilancio è positivo. La divisione guidata da Flavio Valeri ha perfezionato consulenze a aziende importanti(tra cui Saipem e Telecom) e la raccolta dl risparmio gestito della controllata Finanza & Futuro è salita del 10% a 1,5 miliardi.