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 2016  gennaio 22 Venerdì calendario

Rcs chiede alle banche di allungare il debito

Rcs propone di rimodulare il debito per sostenere il nuovo piano industriale 2016-2018. Martedì scorso presso la sede di via Rizzoli, il cfo Riccardo Taranto avrebbe presentato ai rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Ubi, Unicredit, Bnp Paribas, Bpm, Mediobanca il nuovo piano finanziario: rinvio di cinque ani del rimborso delle passività. Gli istituti si sarebbero riservati una valutazione: nei primi giorni della prossima settimana inizierà una serie di riunioni fra banche per predisporre le controproposte.
L’incontro tecnico tra istituti e società ha fatto seguito alla riunione di lunedì 11 nella quale il neo ad Laura Cioli, oltre a presentarsi, avrebbe illustrato il business plan, anticipando che, il rilancio punta, su una crescita dei ricavi con una stima dell’1,5% fra due anni, ma soprattutto sulle azioni di efficientamento per 60 milioni: tra queste una riduzioni di costi sulle tipografie. È necessario che gli interventi industriali, però, abbiano una copertura sulle modalità di restituzione dei debiti. Dei 445 milioni residui rispetto ai 600 concessi nell’estate 2013, il gruppo editoriale presieduto da Maurizio Costa chiede di riunire le linee del bridge to disposal (70 milioni residui), in scadenza a giugno 2016, e quella amortising (250 milioni), in scadenza a giugno 2018, per un totale quindi di 320 milioni, in un term loan a cinque anni (2021). Dalla manovra resterebbe fuori la tranche revolving credit facility (rcf) per un residuo di circa 125 milioni: la scadenza per il rimborso di questo debito resta immutata a metà 2018.
Con la vendita dei libri a Mondadori il cui closing è atteso entro febbraio – incasso di 130 milioni circa), almeno 70 milioni dovrebbero essere girati ad abbattere la tranche residua di pari importo.
Dalla manovra finanziaria sulle esposizioni, è stato sganciato l’aumento di capitale fino a 200 milioni, varato dall’assemblea di metà dicembre ed esercitabile entro due anni che sarà al servizio dello sviluppo delle iniziative sottraendolo dall’esercizio del trigger event legato all’osservanza dei covenant su ebitda/posizione finanziaria netta. Accanto alla rimodulazione dei finanziamenti, Rcs avrebbe chiesto ai creditori anche una sforbiciata alle condizioni.