La Stampa, 22 gennaio 2016
La signora Biden va a lezione dal Muftì
Donald Trump caccia le donne velate dai suoi comizi? Ed ecco invece Jill Biden, la «Second Lady» degli Stati Uniti, che va ad ascoltare il Gran Mufti egiziano Ibrahim Abdel-Karim Allam e si confronta sull’Islam moderato ed estremista. Non di soli lustrini e denaro è fatto il World Economic Forum e in un albergo fuori dal centro congressi all’ora di pranzo si parla proprio di come «capire l’Islam». Tra gli invitati, accompagnata da un assistente, una snella signora bionda che si presenta ai vicini di tavolo: «Ciao, sono Jill». È la moglie del vicepresidente degli Usa Joe Biden, e mentre suo marito è impegnato in una serie infinita incontri bilaterali lei – che di lavoro fa l’insegnante in una scuola superiore – ha scelto di mettere anche questo impegno nell’agenda della giornata. Ai tavoli della sala gli interventi di uomini e donne di fede musulmana che raccontano che cosa è per loro l’Islam e quale sia la differenza tra il loro credo e la propaganda dei terroristi. Molte accuse ai media, molte rivendicazioni del valore di una religione universale che accomuna un miliardo e settecento milioni di persone e molti inviti a scoprire «il vero Islam». Un piccolo ponte tra le nevi di Davos che per un giorno ha messo assieme il Gran Mufti d’Egitto e la «Second Lady».