
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
C’è la storia di una Lourdes, boliviana, 39 anni, in Italia da cinque, sette figli. Va a servizio a Milano da tredici padroni diversi (orario 7-19) e nessuno di questi padroni vuole metterla in regola.
• Non è adesso il momento di mettere in regola colf e badanti?
Sì, è adesso. Dal 1˚ al 30 settembre. Dopo di che Lourdes potrà essere arrestata come clandestina e rispedita a casa. Ma nessuno dei tredici vuole sentire ragioni. Il Corriere ha messo la notizia in prima pagina. Giusto. Manca solo di sapere i nomi e i cognomi di queste famiglie disgraziate. evidentemente l’ennesimo caso in cui la privacy dovrebbe essere buttata a mare, come del resto quasi sempre.
• Che scusa trovano i tredici padroni?
Lei ricorda che cosa prevede la legge? Bisogna che il datore di lavoro versi 500 euro alla posta oppure in banca o anche via Internet attraverso il sito dell’Agenzia delle entrate. Con questi 500 euro si sanano le irregolarità del passato: sostanzialmente i contributi non versati, dato che bisogna che la badante o la colf abbia lavorato almeno dal 1˚ al 30 giugno. La legge prevede poi altri 80 euro da parte della lavoratrice e 20 euro di marca da bollo. Beh, la nostra Lourdes era pronta a mettere di tasca propria anche i 500 euro e sa che cosa s’è sentita rispondere da tutti e tredici? Che mica lavorava da loro 20 ore a settimana. E perciò non s’aspettasse niente. Perché la legge prevede anche che la lavoratrice abbia prestato la sua opera per almeno 20 ore a settimana da un singolo datore di lavoro. E, servendo 13 padroni, è chiaro che Lourdes, pur lavorando dieci ore al giorno, cioè sessanta ore a settimana esclusi gli spostamenti, non raggiungeva con nessun datore di lavoro le venti ore minime previste.
• Quindi formalmente i datori di lavoro hanno ragione?
E chi se ne frega, scusi. Che ci voleva a mettersi d’accordo e far dichiarare le 20 ore a uno di loro? Non c’è mai modo di ricordarsi di un sentimento che si chiama solidarietà per il prossimo, comprensione? E anche questa storia di far pagare a quella poveretta i 500 euro… Via, che vergogna. Famiglie, a quanto s’è capito, benestanti. Scrive Andrea Galli sul Corriere della Sera : «Ci sono un medico e un dirigente di banca, ci sono appartamenti, begli appartamenti in zone residenziali ». Questa storia mi ha fatto venire in mente il film che hanno proiettato a Venezia e ambientato in Romania, quello di Bobby Panescu, dove si sente un personaggio insultare la Mussolini e un altro dire: «Ci hanno fatto entrare nell’Unione europea perché diventassimo gli schiavi degli italiani ». La povera Lourdes, oltre tutto, non parla neanche così e ha raccontato al nostro collega: «Mi ascolti, la prego. Io sono molto amata dai padroni, da tutti i padroni. Sono educati, gentili. Al compleanno e a Natale mi fanno i regali. Quali? Ah, vestitini, vestitini per i miei figli. D’estate mi lasciano le chiavi di casa, si fidano, io vado, controllo... Forse, è vero, tra i padroni, qualcuno poteva farmi un contratto più lungo, non so, inventarsi qualcosa per aiutarmi con la sanatoria, in queste case lavoro da anni... Sono partita per cercare lavoro, le amiche mi avevano detto: ’ Vai in Italia, vai, è un altro mondo’». Galli racconta che è arrivata con il marito, operaio in una ditta di carico- scarico merci dai camion. Ha chiesto a Lourdes se siamo davvero un altro mondo. Lourdes ha risposto: «Beh, insomma » .
• Ma sul serio dovrà tornare in Bolivia? Oppure finire in manette perché clandestina?
Ieri il Corriere ha raccontato di una signora milanese che aspetta il quarto figlio e che sarebbe pronta a farle un contratto lungo e a metterla in regola. Alla Cisl si stanno lambiccando il cervello per trovare una soluzione e hanno comunque giurato che assumeranno loro la povera donna se non si troverà un datore di lavoro capace di fare un gesto minimo.
• Sa che questa storia mi fa venire il sospetto che magari la sanatoria alla fine potrebbe essere un flop?
Si sanno i dati del primo giorno: 5.289 domande inoltrate e 11.954 moduli EM scaricati. Non sono buoni numeri: fanno presagire la messa in regola di 2-300 mila persone, contro il mezzo milione minimo atteso su 700 mila badanti e colf clandestine o non in regola con i contributi. presto per dire che la sanatoria illimitata pensata dal ministro Maroni sarà un flop. Ma il rischio, a quanto pare, c’è. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 8/9/2009]
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