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 2009  settembre 08 Martedì calendario

MACEF: TUTTO QUELLO CHE VI SIETE PERSI

(Voce Arancio)

A Milano si è appena conclusa l’88esima edizione di Macef, il Salone Internazionale della casa.

Alcuni numeri: 12 padiglioni, 1.600 espositori (400 nuovi), 71mila visitatori (- 3,5% rispetto a gennaio 2009), 25 euro il biglietto d’ingresso per i soli operatori del settore (dai bagarini si trovava anche a 15), 350 buyer internazionali invitati da Fiera Milano, 78mila metri quadri di spazio espositivo.

La prima edizione di Macef, acronimo di «Mostra di articoli casalinghi e ferramenta», si tenne dal 6 al 9 settembre del 1964. Allora gli espositori erano 240 e i visitatori 9.520.

Macef, da 45 anni, detta mode e tendenze in fatto di complementi d’arredo e oggettistica per la casa.

Una casa che per l’inverno 2009/2010 sarà colorata. Divani in velluto rosso Siam, paralumi di seta arancio, lanterne dorate e scatole laccate ispirate alla Shangai anni ”30 sono i protagonisti della casa ”Color Club” di Villa Collection.

Un richiamo all’Oriente si ritrova anche nella casa di Abhika, il cui nome in sanscrito significa ”senza paura”. Vasi di porcellana cinese con motivi rossi e neri su fondo bianco connotano il gusto deciso di un’azienda nata solo nel 2008, ma già affermata sul mercato.

Il Sol Levante è ancora protagonista della collezione Landscape di Patricia Urquiola per Rosenthal. Con il modello Shibori, la designer ha applicato alla porcellana l’antica tecnica giapponese usata per tingere i tessuti tramite torsione (detta Shibori, appunto).

Al bianco è stato riservato lo spazio ”Casa in bianco”, progetto dell’architetto Barbara Villari. I candidi divani di Patricia Urquiola (per Moroso), il lampadario ”Cap Ferrant” di Villari (un 36 luci da 35mila euro) e la lampada a uovo di Crestani hanno creato un’atmosfera ovattata, quasi surreale. Una suggestione che entra anche nella stanza dei bambini, arredata con una culla romantica e un lettino in legno di Savio Firmino (rispettivamente 4.000 e 5.200 euro).

Forte impatto visivo, invece, per il bianco di VG New Trend e delle poltrone con lavorazione capitonnè della collezione Silhouette. «A Macef abbiamo fatto una scelta di tipo provocatorio per quanto riguarda l’allestimento dello spazio espositivo. Vogliamo che VG abbia una connotazione unica, che diventi un opinion leader del settore», ci spiega Andrea Endrizzi, sales manager dell’azienda. «Oggi il cliente cerca qualcosa di nuovo, ma è estremamente confuso. Vede un oggetto che piace, ma poi non è in grado di trasporlo nell’ambiente. Noi, come VG, stiamo lavorando a questo: a offrire un progetto di service e progettazione che lo aiuti a scegliere».

’Senza tradizione non possiamo vivere” è il leitmotiv di Coltellerie Berti. Produttrice di coltelli da quattro generazioni, l’azienda di Scarperia ha presentato i nuovi set per il Lardo di Colonnata (280 euro) e per il taglio del sapone naturale di Sicilia (135 euro). «Il nostro è sicuramente un prodotto difficile da capire, ma si tratta di oggetti unici», spiega a Voce Arancio Paola Berti. «Ogni pezzo viene eseguito da un solo ed unico artigiano che finisce il coltello apponendo all’ultimo le sue iniziali sulla lama». Tra i clienti, Lapo Elkann e Michael Schumacher.

Il complemento d’arredo cambia, si modifica. Appare ciò che non è. Palace di Seletti, ad una prima occhiata, sembra un comunissimo soprammobile da tenere in soggiorno. In realtà, è un servizio di piatti modulare per 6 persone, con ciotole e sottopiatti compresi. Il tucano proposto da Brandani, adatto a una mensola della cucina, in realtà è un servizio da colazione composto da spremiagrumi, tazza e ciotola per cereali. Hezel, la tazzina bianca di Alessi, sotto il fondo nasconde un piccolo bricco per il latte o l’ammazzacaffè.

Sembrano invece ciò che non sono i vasi Reunion di Rosenthal: una fila di ciotole e ciotoline dimenticate su una mensola della cucina nascondono la funzionalità di un vaso. Una scatola di
che al suo interno nasconde una piccola cassetta di sicurezza è la proposta di Balvi, mentre Brandani in una chitarra coloratissima ci ha camuffato uno stereo.

Soluzioni che ottimizzano lo spazio e complementi che racchiudono due oggetti in uno. Viola, bianco, nero, giallo e infinite varianti di modello per il ”Vedo e non vedo” di Seletti: un pannello modulare, montato su un semplice binario, che può essere usato come parete divisoria, come tenda o come semplice decoro d’arredo.

Alla funzionalità si è ispirata anche la collezione Ikebana delle Vetrerie di Empoli. Una collezione, con brevetto esclusivo, composta da bicchieri smontabili e rimontabili. In pratica: i calici sono composti da singoli pezzi venduti singolarmente che, tramite una vite invisibile, vengono ricomposti in altezze, colori e decori diversi. Il vantaggio è che, se il calice cade, si cambia solo la parte rotta. Qualora si voglia poi personalizzare la tavola, è possibile comprare coppe di diversi colori e abbinarle alla tovaglia.

Un’idea, quella della interscambiabilità, che sta alla base anche della linea di bracciali di Forkinprogress. Ispirati al mondo della tavola, i bijoux sono composti da una ”base”, creata con vecchie insegne luminose, e da una ”forchetta” superiore estraibile. Anche qui, con pochi pezzi, si ottengono diverse combinazioni d’incastro adattabili di volta in volta al proprio abbigliamento.

Adattabilità anche per l’originale lampada Romolo di VG New Trend. Fornita di un led a luce bianca di serie, può cambiare colore ad intermittenza ed essere regolata in intensità.

Si piegano, non si rompono, occupano poco spazio e sono divertenti. I nuovi accessori da cucina sono in silicone. Colorati, dalle forme insolite, hanno conquistato il pubblico del Macef. Oltre agli ormai conosciuti stampi per dolci, ci sono colapasta e imbuti pieghevoli, pesciere e cocotte, guantoni e presine, pennelli da barbeque e lacci per arrosto.

I coperchi universali Ufo di Silikomart, grazie all’impugnatura e all’effetto sottovuoto, si adattano a qualsiasi recipiente. Una volta posizionato sulla pentola il coperchio agisce come una ventosa e non si muove.

Luki Huber, lo spremi limone di Lékué, consente di spremere la quantità di succo che si vuole, senza semi e senza schizzi. Luki ha già vinto il Premio per il design e l’innovazione tecnologia di Madrid e del Good Design Award Japan. Della stessa linea, il Cooking Mash. Una sorta di retina che, una volta immersa nella pentola, consente di cuocere insieme diversi tipi di cibo.

Definito dal Newsweek Magazine ”la Lamborghini del tè”, l’americano Tea Fortè è conosciuto in tutto il mondo per particolare packaging dei filtri, piramidi di seta fatte a mano con fogliolina all’estremità, e per le selezionate miscele di tè a foglia intera. All’estero viene servito nelle catene W Hotels e Four Seasons. In Italia al Principe di Savoia di Milano, all’hotel De Russie di Roma e al Villa Serbelloni di Bellagio. La confezione da 48 infusi costa 52 euro.

Per pochi, esattamente 99, l’edizione limitata di Diamond Elephant di Villari Porcellane (24mila euro). Ogni singolo pezzo, ricoperto di platino e swarovski, viene rifinito a mano e firmato dall’autore a garanzia dell’autenticità dell’opera.

L’oggetto più caro che siamo riusciti a trovare? Una servizio di piatti di Rudolf Kamp per 6 persone (25 pezzi) con decorazioni in oro zecchino e medaglioni dipinti a mano. Prezzo? 52.000 euro.

Ad un prezzo decisamente più contenuto, il divanetto Capitonnie di Renver (1.797 euro). Proposto nel colore del momento, il viola, è tempestato di cristalli Swarovski. «I nostri clienti sono sempre alla ricerca di sensazioni nuove e lo scopo delle nostre collezioni è quello di emozionarli, farli sognare», dice a Voce Arancio Angela Loreti, una delle titolari dell’azienda.

Tra gli articoli più divertenti: gli stampini per il ghiaccio a forma di dentiera (con effetto protesi nel bicchiere assicurato) e un sexy spremiagrumi di Invotis.

Simpatici anche gli zerbini di Gift Company. Il più venduto quello con la Credit Card. Burdisso e Cambiasso hanno voluto invece il campo da calcio.

Molte le idee regalo originali a prezzi accessibili. Difficile scegliere: per una mamma che ama cucire la rivisitazione glamour dell’antica scatola per il cucito (Seletti), per un marito che ama il calcio il calcetto balilla in plexiglas trasparente (Blab). E se avete un amico stilista, regalategli Obama Mix & Match, un guardaroba magnetico per vestire Mr. President (importato da Levi 1909). Lo farete felice.

Un’ anticipazione: al Macef 2010 vedremo esposi i prototipi vincitori del concorso Made in Macef. Il primo premio se lo sono aggiudicato Luca Turchet e Daniela Amandolese con Gratta Fresco, la grattugia ricurva che fa cadere il formaggio solo nella parte centrale del piatto. Seconda Hwaseon Lee con uccellini versa-thè ”Pouring Birds”. Terzi Matteo di Ciommo e Matteo Lori con Giotto, il piatto in cui non restano mai gli avanzi. Per tutti e tre un premio da 2.000 euro.