Enrico Franceschini, la Repubblica 8/9/2009, 8 settembre 2009
MAXI SCOPERTA DI BP E IL PETROLIO NON E’ PIU’ IN RISERVA
Sulla Banca del Sud nel giro di un mese presenteremo qualcosa in termini di impostazione generale. La proposta andrà innanzitutto presentata in Banca d´Italia
LONDRA - La scoperta di un giacimento di petrolio «gigante» al largo del Messico da parte della British Petroleum (Bp) ha riaperto il dibattito su quando le riserve mondiali di «oro nero» toccheranno il picco e cominceranno a declinare. Il nuovo giacimento è il secondo scoperto dalla compagnia petrolifera britannica nelle acque del Messico e alcuni esperti credono che possa essere grande come quello dei Forties, il maggior giacimento mai trovato nel mare del Nord, che contiene 4 miliardi di barili di greggio.
La scoperta è giunta pochi giorni dopo l´annuncio che un altro paese produttore, l´Iran, ha trovato un giacimento ancora più grande, stimato in quasi 9 miliardi di barili e sullo sfondo di una corsa al petrolio in nuove aree come l´Uganda, la Groenlandia, il Brasile, incoraggiando scetticismo sulle teorie secondo cui il picco della produzione petrolifera è stato già raggiunto o lo sarà presto, mettendo fine a una lunga età dell´era di esplorazione e accumulazione di riserve.
«E´ una svolta sorprendente rispetto al pessimismo di dieci anni fa», afferma Peter Odell, docentre di studi sull´energia internazionale alla Erasmus University di Rotterdam. Ma gli ambientalisti non sono convinti: «La International Energy Agency ha dichiarato nel 2008 che il mondo avrebbe bisogno di scoprire sei nuove Arabie Saudite per rispondere alla crescente domanda di petrolio nel futuro», commenta Jeremy Leggert, presidente della Solarcentury, una società per l´energia rinnovabile, e un influente specialista della teoria del «picco petrolifero».