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 2011  luglio 10 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Francesco Saverio Romano
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna per la Fininvest nel processo che la opponeva alla Cir di Carlo De Benedetti: la holding di Berlusconi dovrà versare alla società dell’editore di “Repubblica” 560 milioni, per via dei danni che la Cir ha patito a seguito della corruzione, da parte del gruppo del Cavaliere, del giudice Metta. È la storia relativa alla cosiddetta guerra di Segrate, in cui Berlusconi e De Benedetti si contendevano la Mondadori, cioè la più grande casa editrice italiana. Nessuno dei due la controllava appieno e, per mettere insieme un pacchetto di maggioranza, avevano entrambi stipulato accordi con il terzo azionista, Luca Formenton. Quale di questi due accordi era però valido? Il giudice Metta, in cambio di 400 milioni, fece vincere Berlusconi. La cosa venne accertata con un lungo processo al termine del quale vennero condannati, per corruzione, Cesare Previti, Attilio Pacifico e Giovanni Acampora. Berlusconi si salvò solo perché gli vennero concesse le attenuanti generiche e questo fece andare in prescrizione la sua posizione. Sulla base di quella sentenza, Carlo De Benedetti ha chiesto poi un risarcimento danni che in primo grado venne riconosciuto per 750 milioni e, ieri in appello, è stato ridotto a 560 milioni, compresi le spese legali e gli interessi. La Fininvest non aveva pagato all’epoca della prima sentenza grazie a un accordo interventuto con la controparte, che prevedeva una fidejussione di 806 milioni garantita da Intesa e controgarantita da Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio. La corte d’Appello aveva favorito l’accordo impegnandosi a emettere la sentenza di secondo grado il più presto possibile. Era l’ottobre 2009, sono passati 21 mesi. Dati i tempi medi delle cause civili italiane e la complessità di questo contenzioso sono stati effettivamente piuttosto svelti.

Berlusconi pagherà?
La fidejussione bancaria serve appunto a quest se la Fininvest non pagasse, la Cir s’andrebbe a prendere i soldi da Unicredit. Sarebbe poi un problema di Unicredit e delle altre tre banche recuperarli dal Cav. Potrebbe naturalmente intervenire un accordo tra le parti, per rinviare il saldo alla pronuncia della Cassazione. Ieri circolavano molte voci, una per esempio sosteneva che il Cav potrebbe cavarsela a questo punto offrendo al rivale la stessa Mondadori, di cui Fininvest ha il 50%. Marina Berlusconi, in una dichiarazione furibonda, ha dichiarato che il valore di questo 50% è inferiore al risarcimento stabilito dal tribunale. In base al prezzo delle azioni in Borsa, la Mondadori varrebbe oggi sui 600 milioni. Il valore della quota Fininvest è perciò di circa 300 milioni. Bisogna poi vedere, perché anche Mondadori è una specie di holding, che controlla a sua volta una cinquantina di società.

Ma Berlusconi tutti questi soldi ce li ha?
Calcoli fatti ieri attribuivano alla Fininvest un tesoretto immediatamente disponibile di 701 milioni, residuo della collocazione in Borsa del 16,6% di Mediaset, un’operazione del 2005 che fruttò alle casse della holding un miliardo. Fininvest non ha accantonato somme in bilancio per far fronte al risarcimento Cir probabilmente grazie a questa riserva. Ha rinunciato però quest’anno a distribuire dividendi.

Che ha detto Marina?
«È una sentenza che sgomenta e lascia senza parola. È una sentenza che rappresenta l’ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre con tutti i mezzi e su tutti i fronti, compreso quello imprenditoriale ed economico». Secondo lei siamo di fronte a un attacco concordato della procura milanese e del gruppo “Repubblica”. «Neppure un euro è dovuto da parte nostra, siamo di fronte ad un esproprio che non trova alcun fondamento nella realtà dei fatti né nelle regole del diritto. Già in queste ore i nostri legali cominceranno a studiare il ricorso in Cassazione».

Che cosa ha risposto De Benedetti?
C’è una nota della Cir. Esprime soddisfazione perché la condanna «conferma ancora una volta che nel 1991 la Mondadori fu sottratta alla Cir mediante la corruzione del giudice Vittorio Metta, organizzata per conto e nell’interesse di Fininvest». Inoltre la sentenza «riconosce che, corrompendo il giudice Metta, Fininvest tolse a Cir non la semplice chance di vincere nel 1991 la causa sul controllo del gruppo Mondadori-Espresso, ma la privò senz’altro di una vittoria che senza la corruzione giudiziaria sarebbe stata certa».

Berlusconi ripresenterà in aula il testo salva-Fininvest che aveva tentato di infilare nella “manovra”?
Ha detto che lo farà, ma è difficile. Si è capito proprio da questa vicenda in cui il premier è stato lasciato solo dai suoi stessi alleati. Non ci sono molti parlamentari della Lega e del Pdl disposti a sostenere una norma che è stata bocciata anche dal Quirinale prima di tutto perché non ha carattere d’urgenza

[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 10 luglio 2011]
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