
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Il consumatore italiano è in subbuglio, perché gli stanno aumentando – sensibilmente – le tariffe autostradale e, relativamente ai consumi elettrici, ha sentito per la prima volta una parola nuova ”tariffa bioraria”, che sembra presentare dei vantaggi, però per una via misteriosa…
• Tariffa bioraria potrebbe significare… due volte all’ora?
No, significa che ci sono due tariffe: una per chi manda la lavatrice e gli altri elettrodomestici di giorno, l’altra per chi mette in funzione le macchine di casa la notte. Le due tariffe si giustificano così: quando c’è molta domanda di energia (giorno) ti scoraggio a consumare. E, di conseguenza, ti incoraggio a consumare quando la domanda d’energia è poca, cioè di notte. Dico ”giorno” e ”notte” per rendere l’idea. La tariffa agevolata vale dalle sette di sera alle otto della mattina dopo dei giorni feriali, le intere ventiquattr’ore del sabato, della domenica e dei festivi. Aggiungo ancora, prima che lei mi domandi a quanto ammonta la convenienza di far lavorare le macchine di notte, che stiamo parlando delle tariffe regolate dall’Autorità dell’energia, cioè per intenderci quelle dell’Enel o delle municipalizzate. Sul libero mercato la tariffa è libera, obbedisce cioè alla legge della domanda, dell’offerta e della trattativa privata. In questo momento, in base a quello che dicono gli analisti del mercato, la tariffa libera è in genere più conveniente. Più conveniente anche della bioraria notturna, per dir cosi (quella che in bolletta è qualificata come F23). Quindi le agevolazioni previste dalla bioraria riguardano in queato momento quattro milioni di famiglie, che diventeranno 11 ad agosto e 20 entro al fine dell’anno.
• A quanto ammonta la convenienza a far lavorare le macchine di notte?
Poca cosa, purtroppo, e la spiegazione non è per niente convincente. Si tratterebbe di far abituare il popolo italiano al nuovo sistema. Quando finalmente si sarà abituato (anno 2012) la differenza tra i due regimi potrà arrivare (ma io non ci giuro) anche al 40%. Il ragionamento per dilatare in questo modo i tempo, lo capisce anche lei, non sta in piedi: mi sarei fatto educare immediatamente a una faccenda che non è poi tanto complicata se il risparmo fosse stato davvero consistente. Ma se, come ha calcolato Altroconsumo, il risparmio per una famiglia di cinque persona oscilla fra i tre e i dieci euro l’anno, perché affaticarsi? La tariffa Luce sconto di Edison – dice sempre Altroconsumo – fa risparmiare alla stessa famiglia di cinque persone 70 euro l’anno. Per 70 euro, forse, vale la pena di litigare.
• Perché litigare?
Pietro Membri, presidente dell’Anaci, l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, ha detto al Corriere: «Sì, ci aspettiamo un aumento della conflittualità a causa dei rumori notturni. Finora le discussioni nascevano soprattutto per la tv, il condizionatore o la doccia che scroscia in piena notte. Adesso riguarderanno tutti gli elettrodomestici. Nei regolamenti condominiali c’è scritto che dopo le 22 o le 23 è bene evitare attività moleste. Ma è solo un consiglio, non un divieto».
• E sulle autostrade?
Aumento di due tipi che in qualche caso si traduce in aumento doppio. Su 1.270 chilometri di strade fino a ieri completamente gratuite adesso si pagherà pedaggio. Tra queste: la Salerno-Reggio Calabria (mi piace ricordare, a questo proposito, Domenico Cersosimo, economista: «La Salerno-Reggio Calabria deve essere a pagamento, perché il ticket ha funzione pedagogica, crea cittadinanza»). Poi, su tutte le tratte, la tariffa è aumentata di un millesimo a chilometro, con il limite che l’insieme degli aumenti non può superare il 25% della tariffa precedento. Queste decisioni si traducono in certi casi in un aumento doppio all’altezza di determinati caselli: per esempio chi arriva a Roma sulla A1 paga un euro o due in più (dipende se è auto o camion) per l’uso del Raccordo anulare fino a ieri gratuito e subisce anche l’aumento generalizzato imposto a tutta la rete. Incassa sempre l’Anas, ma lo Stato, grazie a questo, erogherà meno soldi alla concessionaria. La Roma-Milano passa da 33,10 euro a 34,90. Per gli automobilisti è una stangata da mezzo miliardo in tre anni. Le varie associazioni dei consumatori promettono di ricorrere al Tar. Ricorrerà al Tar del Lazio anche la provincia di Torino che non accetta la nuova gabella ai caselli di Bruere, Falchera e Settimo.
• Qualcosa diminuisce?
Mah. Il gas naturale (metano) è aumentato del 3,2%. Ah, sì, c’è un taglio Telecom. Meno 27% per le chiamate da fisso a cellulare tra le 8 e le 18.30. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 2/7/2010]
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