Stefano Ciavatta, Il Rifomista 2/7/2010, 2 luglio 2010
INTERVISTE FALSE CONCORSO VERO
«Stiamo cercando lettori che abbiano voglia di sfidare Debenedetti per il titolo di campione della menzogna. Chiunque può fare un’intervista vera, in cui chiedere domande a qualcuno e trascrivere fedelmente le risposte. Che noia. Se cercate una vera sfida, provate invece a inventarvi tutto – lì sta il vero talento. Mandateci le vostre false interviste con uno scrittore famoso (vivo o morto) e la settimana prossima pubblicheremo le migliori». Dopo l’inchiesta di Judith Thurman il New Yorker continua a battere il ferro caldo dell’affare Debenedetti e lancia la provocazione con il Contest: The Art of the Mock Interview, un concorso per false interviste indetto dal critico Ian Crouch dal proprio blog.
Prendendo a modello quelle nate spontaneamente dopo il caso Debenedetti, come l’intervista di Thomas Jones a Italo Calvino e quella di Ted Berrigan a John Cage, Crouch deve aver preso alla lettera le dichiarazioni a El Pais nell’intervista confessione di Tommaso Debenedetti: «La mia carriera nei giornali è finita, ma il mio lavoro no. Posso scrivere nuove interviste sotto pseudonimo per quotidiani nazionali. Oppure aprire un sito internet per pubblicare nuovi falsi. Ho creato un nuovo genere: mi piacerebbe pubblicare tutto in un libro. Magari con una prefazione di Philip Roth, vedremo se quello vero o quello falso. Mi piace essere il campione italiano della menzogna».
Di qui la sfida d’oltreoceano, anche se poco si potrà contro le abitudini editoriali del Belpaese come ha raccontato Debenedetti: «L’Italia? una barzelletta», traduce il New Yorker commentando che i tifosi azzurri dovrebbero essere d’accordo con questa affermazione generica, pensando al misero gioco espresso in campo che ha portato alla precoce eliminazione dalla Coppa del mondo. Intanto godiamoci i primi rivali del Tommaso nazionale, Berrigan e Jones. Altrimenti si può tentare la sorte spedendo la falsa intervista all’indirizzo bookbench@gmail.com.