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 2010  maggio 14 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Silvio Berlusconi
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Naturalmente sono tutti innocenti e, anzi, va detto che prove di colpevolezza non ne esistono…

Ma di che sta parlando?
Dei 400 e passa signori che compaiono in una lista trovata dalla Guardia di Finanza nel computer di Diego Anemone e subito sequestrata (fatto che risale al 2008). Questa lista è rispuntata fuori oggi, non si sa come né perché, dal momento che persino i due pubblici ministeri di Perugia, Alessia Tavernesi e Sergio Sottani, ne ignoravano l’esistenza e hanno aperto un’inchiesta per capire come esca fuori a questo punto…

Sa che forse non sarebbe male riassumere i fatti?
Subito. Ricorderà che pubblici ministeri fiorentini (si chiamano Giuseppina Mione e Giulio Monferini) avevano messo dentro quattro persone, tra cui Diego Anemone, costruttore di 38 anni (tornato libero pochi giorni fa per decorrenza dei termini) e Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. I due magistrati, che hanno anche accusato Bertolaso di corruzione, ipotizzavano, basandosi su molte telefonate intercettate ma senza troppi riscontri documentali, che Anemone fosse un amicone di Bertolaso e Balducci e avesse ottenuto un gran numero di appalti dalla Protezione civile, dando in cambio (sono sempre i ragionamenti dei giudici accusatori) tanti favori, comprese un paio di notti di fuoco con ragazze allegre. L’inchiesta non era di competenza di Firenze, e avrebbe dovuto essere trasferita a Roma. Ma siccome tra gli indagati c’è anche un giudice di Roma, il fascicolo è finito a Perugia. I due pm di Perugia (per i nomi vedi sopra) hanno lavorato su documenti e testimoni e in questo modo hanno messo in una situazione molto difficile il ministro Scajola, quello della casa-vista-Colosseo che s’è dovuto dimettere (ieri una trentina di giovani sono andati a manifestargli sotto le finestre organizzando una finta vendita all’asta e inalberando due striscioni con su scritto «Fai la valigia»). Ieri però è uscita questa lista, partorita dal computer di Anemone, composta da gente che ha avuto a che fare con questo costruttore.

Che nomi sono?
Grossi. Oltre a Scajola, ci sono, tra gli altri, Mancino, oggi vicepresidente del Csm, Bertolaso, monsignor Francesco Camaldo, Luigi Mazzella e Gaetano Silvestri (giudici della Corte costituzionale), Gaetano Blandini (direttore generale per il cinema dei Beni culturali), il direttore generale della Rai Mauro Masi, il vicedirettore generale della Rai Giancarlo Leone, la giornalista Cesara Buonamici, il genero di Ettore Incalza, un collaboratore del ministro Matteoli, che si è subito dimesso. Il caso di Incalza sarebbe simile a quello di Scajola, avrebbe ricevuto per la casa della figlia 520 mila euro in assegni da 12.499 euro. Incalza ha smentito. Ma, del resto, hanno smentito tutti, dicendo che sono lavori pagati con tanto di fatture e ai prezzi di mercato. Bisogna credergli e la invito a non fare pensieri maliziosi.

Io credo a lei e a loro, però il caso è strano. Tutti da Anemone! E come mai?
Ci sono altri misteri. Nella lista è scritto per due volte «Claps Potenza», cioè il caso della ragazza trovata violentata e morta nella chiesa di quella città. Anemone ha fatto qualche lavoro laggiù? Un’altra stranezza è: «appartamento via Arno del papa». Papa era il cognome delle due sorelle che hanno venduto l’appartamento-vista-Colosseo a Scajola. ”Papa” può essere ”il Papa”? Via, non scherziamo. Nel 2004 era ancora vivo Wojtyla.

Conseguenza politiche?
Ecco, qui c’è un altro mistero. I due giornali amici di Berlusconi, cioè Libero e Il Giornale, fanno titoli enormi sull’affare delle case. Noi siamo grandi estimatori di Belpietro e Feltri, però… Certo, l’argomento è popolare e i due quotidiani si contendono fino all’ultima copia. Libero ha addirittura pubblicato un’inchiesta di Franco Bechis in cui si documenta che «la squadra di governo, compresi viceministri e sottosegretari, è proprietaria di 348 fabbricati». I 384 sono al di fuori del perimetro Anemone, dunque in Libero c’è un minimo di accanimento. E il perché è l’ultimo mistero di questa faccenda. Ieri Berlusconi non si è presentato in Consiglio dei ministri. Cicchitto ha detto che quella dei 400 ”anemonizzati” è «una lista di proscrizione», cioè di gente condannata a morte (morte politica, s’intende). I rapporti con Fini hanno ripreso ad andar male. Non sarà che il Cavaliere sta nuovamente spingendo per buttare tutto all’aria e redistribuire le carte? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 14/5/2010]
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