Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 14/05/2010, 14 maggio 2010
«DE BENEDETTI? SU D’ALEMA LA PENSA COME IL PREMIER»
«Mah, ti dico: il giornalismo italiano ha dato un’altra penosa dimostrazione di " dietrismo"...».
Paolo Guzzanti, dai, non essere severo: sei stato dei nostri per molto tempo e...
«E allora però mi devi spiegare come può essere venuto in mente a qualcuno che il mio libro-intervista "Guzzanti vs De Benedetti" sia un attacco programmato al Pd? Eh? Vuoi sapere come e quando è nato, questo libro?». Racconta. «Aliberti, il mio editore, dopo il successo del libro che avevo scritto su Berlusconi, me ne ha chiesto un altro. Su Carlo De Benedetti. Ma scrivere un libro sull’Ingegnere avrebbe avuto poco senso: molto più interessante, invece, fargli una grande intervista». E lui? «Maldisposto. Gli avrò mandato cento e-mail, finché, letto il capitolo del mio precedente libro sulla "Guerra di Segrate", s’è convinto. Così, abbiamo cominciato lunghe chiacchierate nel suo studio, a Roma, sulla via Cristoforo Colombo». Prosegui. «No, ora fammi tu qualche domanda».
De Benedetti sferra un attacco durissimo a D’Alema e Bersani.
«Ti rispondo prima su D’Alema. Tra i due, almeno questa è l’idea che mi sono fatto, credo che l’attrito sia antico. Letteralmente, si disprezzano. Quando s’incontrano, fingono di non vedersi».
L’editore di Repubblica e l’Espresso sostiene che D’Alema e Bersani «stanno ammazzando il Pd». Aggiunge che D’Alema ha commesso «tantissimi errori» e «non capisce più la sua gente», facendo così un chiaro riferimento alla vicenda pugliese dove Vendola, a lungo osteggiato, ha poi vinto sia le primarie che le elezioni regionali.
«Sai cosa mette i brividi? Il fatto che De Benedetti, l’editore di Repubblica, dia di D’Alema lo stesso sostanziale giudizio che ne dà Berlusconi». Spiegati. «De Benedetti pensa che D’Alema non abbia mai fatto un tubo, in vita sua, se non, appunto, il dirigente politico. Che è, appunto, l’accusa che gli muove anche il Cavaliere».
Su Bersani, De Benedetti è altrettanto pesante: dice che «come leader è totalmente inadeguato».
«Però lo considera un’ottima persona e un eccellente ministro, competente e onesto».
Hanno commentato: questo libro è l’orazione funebre del Pd.
«Vuoi sapere se l’Ingegnere ha piani segreti? No, non credo. Certo, come racconta lui stesso, Bersani è preoccupato che il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, parli più con Franceschini che con lui. Miserie. Esattamente come l’idea che s’è diffusa minacciosa nel partito, e cioè che Mauro ambisca ad una qualche leadership... ma ti pare?». I piani dell’Ingegnere. Dicevi? «Non ne ha, credo. In lui c’è amarezza, delusione. Parla da liberale, spiega di aver avuto un passato repubblicano e chiaramente ha avuto simpatia per un partito, il Pd, che secondo lui, però, è già deceduto». E De Benedetti su Berlusconi? «Non dice che è cattivo, né che è un farabutto. Dice invece che è un pericolo pubblico. E sai perché? Perché secondo De Benedetti un imprenditore bravo, nella sua azienda, è un dittatore. Il guaio è che quando poi l’imprenditore entra in politica e arriva al governo, pensa di poter continuare a fare come in azienda: il tiranno. Un ragionamento che tiene, credo. O no?».
(Paolo Guzzanti ha 69 anni. stato tra i fondatori di Repubblica, ma ha scritto anche sull’Avanti, La Stampa e Il Giornale. Senatore di Fi e deputato per il Pdl, è entrato poi nel gruppo misto e, attualmente, è vicesegretario del Partito Liberale: «Scrivi quello di Malagodi, così i lettori capiscono». il papà di Corrado e Sabina. "Io qui, a Torino, al salone del libro. E lei a Cannes, con il suo film, Draquila. Ci siamo spediti un sacco di sms d’auguri. E, beh, sì: sono stato io a suggerirle di ringraziare Bondi per la pubblicità, mandandogli una cassa di champagne...»).
Fabrizio Roncone