Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Aosta 12 aprile 1979. Calciatore. Attaccante. Dal 2000/2001 al Chievo (con una parentesi alla Spal nel 2001/2002). Una presenza in nazionale (amichevole contro l’Irlanda del Nord il 6 giugno 2009 a Pisa) • «[...] un valdostano atipico: la neve è buona soltanto per farci le palle. Meglio il pallone [...] ha affrontato la vita da punta vera, fin da bambino: ”Giocavo in una scuola calcio, mi ha scoperto Giorgio Tonino, un tecnico convinto delle mie qualità fino a spingermi al provino con il Torino”. Promosso a pieni voti, la vita cambia a undici anni: ”Non soltanto per me, anche per i miei genitori, Camillo e Pietrina. Papà ha creduto in me al punto di dare in affitto la macelleria per accompagnarmi tre, quattro volte in città per gli allenamenti. Ha rischiato in prima persona”. Un’avventura granata mai semplice e che oggi, al contrario di quanti hanno indossato quella maglia, non apre la porta ai rimpianti: ”Rimane un dolore immenso, mi hanno lasciato andar via come se fossi inutile. Quando ho esordito con il Chievo un giornalista ha scritto che il Torino non aveva perso niente. Bene, al contrario di molti altri, io dico che il giorno più bello della mia vita è stato quando ho segnato al Torino”. [...]» (Sandro Bocchio, ”Il Foglio” 28/2/2006) • Il 5 aprile 2009 realizzò una tripletta a Torino contro la Juventus (20° e ultimo a compiere l’impresa in campionato): «[...] meraviglioso. Ho fatto tre gol in una sola partita. L’ho fatto davanti alla mia gente, venuta dalla Valle d’Aosta per vedermi giocare. L’ho fatto contro Buffon, il più forte portiere del mondo. Che posso volere di più? [...]» (Giampiero Timossi, ”La Gazzetta dello Sport” 6/4/2009).